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Super Marquez sempre in pole, Valentino sesto

Super Marquez sempre in pole, Valentino sesto

La MotoGp nelle mani di un dittatore. Marc Marquez un anno dopo impone ancora la sua legge sulla pista di Austin dove vinse la sua prima gara nella classe regina. Il campione del mondo in carica polverizza la sua pole del 2013 ed è il candidato unico per la vittoria nella gara di oggi. Marquez fa l'extraterrestre riesce ad andare oltre il limite, dove gli altri possono solo immaginare di arrivare: stampa subito il tempone, poi lo migliora altre due volte abbassando di quasi tre decimi il record della pista. Così non c'è storia, l'unica incognita resta il tempo, con qualche possibilità di pioggia e qualche grado in meno. Lo stesso Marquez sembra preoccuparsi solo delle condizioni meteo: «Il weekend sta andando bene, la pole è importante. Adesso la gara, vediamo il tempo, dovrebbe essere comunque su pista asciutta…».
Se poi il pilota più forte cavalca nel Texas anche la moto più forte, in questo momento diventa imprendibile. Perché la prima fila parla tutta Honda: alle spalle di Marquez ci sono Pedrosa e Bradl, con tre moto factory. Un'altra storia in casa Yamaha perché la prima moto in griglia è la open di Aleix Espargaro che mette in fila le due ufficiali di Lorenzo e Rossi. Un risultato che deve far riflettere, ma per Valentino comunque un passo in avanti rispetto al Qatar, da decimo a sesto, e soprattutto a quattro decimi da Marquez e a pochi centesimi dalla prima fila. Addirittura solo uno, di centesimo, lo separa dal compagno di squadra: dal ritorno in Yamaha è la prima qualifica praticamente alla pari. Pensando alla gara un bel segnale, sicuramente sulla moto è stato fatto un buon lavoro visto com'era iniziato il weekend.
Un passo indietro, invece, per Andrea Dovizioso solo decimo con la Ducati e soprattutto dietro al compagno Crutchlow, settimo, e anche a Iannone, nono. L'illusione del venerdì è svanita subito: di tre italiani nei primi cinque ne è rimasto uno, gli altri a fatica solo nei dieci.

MotoGp: 1. Marquez (Spa-Honda) 2:02.773; 2. Pedrosa (Spa-Honda) +0.289; 3. Bradl (Ger-Honda) +0.423; 4. A. Espargaro (Spa-Yamaha) +0.467 ; 5. Lorenzo (Spa-Yamaha) +0.470; 6. Rossi (Ita-Yamaha) +0.471; 9. Iannone (Ita-Ducati) +1.069; 10. Dovizioso (Ita-Ducati) +1.073 .
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