Sport

Super Max col mantello domina la formula noia. Lewis e Rosse oscurate

Verstappen vola in casa e sorpassa Hamilton. Male le Ferrari: Leclerc solo quinto e doppiato

Super Max col mantello domina la formula noia. Lewis e Rosse oscurate

Non si sono scambiati neppure un buffetto. Eppure se le sono date di santa ragione. Max e Lewis hanno trasformato il ring in una scacchiera. La battaglia non è stata fisica, ma strategica. E Verstappen travestito da Super Max con tanto di mantello, non si è accontentato di vincere.

Ha dominato, ritornando anche in testa al campionato dove ora ha tre punti di vantaggio. La festa arancione, cominciata venerdì, è continuata fino ai fuochi d'artificio finali. La marea arancione ha dato energia supplementare a Max anche se lui sembra fatto di ghiaccio e non si lascia trascinare dalle emozioni neppure in un giorno che probabilmente non dimenticherà mai. «L'aspettativa era enorme, non era facile essere all'altezza. È andato tutto bene e ora voglio godermi un po' la festa: non ho mai provato nulla di simile in tutta la mia vita».

Per battere un Max così bisogna come minimo essere perfetti. Lewis ci ha provato davvero, ma la Mercedes non è stata perfetta perché ha sbagliato il tempo dello stop di Hamilton rimettendolo in pista nel traffico dopo che lui era arrivato un po' lungo al primo stop perdendo un secondo rispetto a Max. Probabilmente non sarebbe bastato a vincere, ma almeno gli avrebbe permesso di mettere un po' di pressione supplementare a Max. Nel finale poi Toto Wolff ha rischiato il pasticcio quando Bottas si è preso il giro più veloce nonostante dai box gli avessero chiesto di rallentare, costringendo Lewis a un cambio gomme in extremis per riprendersi un punticino che a fine campionato potrebbe avere un peso. «Io ho dato tutto quello che avevo, ho spinto a tutta dall'inizio alla fine ha ammesso Hamilton - Non potevo andare più veloce di così. Loro erano più veloci di noi. Mi sono divertito tanto qui in Olanda. Grazie al pubblico, grazie per l'ospitalità. Traffico? Da ora chiamerò Max Mosè, perché quando c'era traffico riusciva a passare...».

La Ferrari ha chiuso doppiata con Leclerc dietro a Gasly e Sainz in crisi con le gomme superato nel finale da Alonso. Una gara opaca anche se Mattia Binotto la giudica «solida e positiva». Di buono ci sono stati soltanto i 15 punti guadagnati sulla McLaren. Obbiettivamente a questa Ferrari è difficile chiedere di più. I limiti della monoposto li conosciamo. Per le rosse no c'era altro da fare che cercare di limitare i danni, piuttosto che provare ad attaccare l'Alpha Tauri di Pierre Gasly. «Avevo chiesto ai piloti una gara senza rischi perché qui rischiavamo di perdere posizioni per il consumo delle gomme».

Il quinto posto di Charles è figlio dell'errorino in qualifica. Partendo davanti, avrebbe chiuso davanti su una pista che è bellissima, ma non agevola certo i sorpassi. L'unico ad averne fatti un po' è stato Alonso che al via ha infilato Giovinazzi (poi rallentato da una foratura) e nel finale ha superato Sainz. Nel fine settimana ci si rivede a Monza dove è in programma la sprint race.

Non sognate una Ferrari vincente, ma migliore di un anno fa sì.

Commenti