Nel palazzo davanti al mare di Rimini l'orchestra spesso stonata del basket italiano, televisimanete poco visibile, suona e canta per assegnare la supercoppa mettendo a confronto i nuovi brigantini della Siena pluritotalata e la Cantù superaffamata, cercando di aprire bene la stagione avendo le vele gonfie per le otto vittorie su otto partite della Nazionale, anticipando di una settimana l'inizio del campionato.
Il motivetto che non piace tanto è quello solito: attacco ai campioni senesi che dopo aver vinto gli ultimi 6 scudetti e le 5 delle sue sei supercoppe si presentano con un nuovo allenatore, il maremmano Luca Banchi che è stato vice fedele ed importante per Simone Pianigiani, ammiraglio anche di Azzurra, emigrato ad Istanbul, e tante facce nuove, ben nove giocatori. La prima sfida ricalca quella dell'anno scorso perché sarà la Cantù di Andrea Trinchieri a sfidare gli eredi dei cannibali presentando ben 7 sette uomini nuovi, con la speranza di poter mandare in campo anche Scekic che è mancato tantissimo nel finale dell'ultima stagione.
Dopo il ritiro spagnolo l'Armani, candidata per tutti, per troppi, come favorita al titolo, guarderà quelle che sono le sue rivali più accanite, ma anche noi siamo curiosi di vedere tutte queste novità che lanciano una stagione di tormenti, rivoluzionaria per motivi economici, pronta a cambiare presidente federale perché a Meneghin succederà il Gianni Petrucci che torna al vecchio amore dopo aver governato bene le sorti dello sport nazionale al Coni, pronta a cercare facce nuove, soprattutto fra i giocatori italiani, smaniosa di scoprire se, anche cambiando tutto, il gattopardo Minucci è riuscito a fare un'altra Siena vincente.
Si va in campo a Rimini alle ore 19, diretta su La7 digitale, senza sapere quasi niente delle contendenti perché il precampionato non dice mai la verità. Banchi non ha avuto tanto tempo per assemblare i nuovi, ma qualcosa si vede e la voglia di vincere non manca: «Ci manca tanto vissuto comune, ma l'obiettivo è competere subito manifestando la nostra ambizione per un trofeo prestigioso».
Per Trinchieri il lavoro estivo per inserire Brooks e Smith è andato bene, ma adesso c'è l'esame che Cantù vuole superare perché cerca una seconda supercoppa dopo quella vinta nel 2003 contro la Treviso cancellata dalla crisi e dalla burocrazia ottusa, trampolino per arrivare ben carichi alle qualificazioni di Eurolega nel concentramento che si giocherà a Desio la prossima settimana.
Siena con una squadra più alta e più grossa, come dice Trinchieri, costruita per l'Europa anche spendendo la metà della scorsa stagione; Cantù con la nuova coppia italiana Aradori-Cusin da inserire in un gruppo che l'allenatore milanese porta in battaglia nei misteri soliti di settembre: «Ai miei giocatori ho detto che il compito non sarà facile ma la peggior battaglia non è quella che si è persa, ma quella che non si è combattuta».
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