Dopo Tavecchio, ora grane anche per Macalli Indagato per abuso di ufficio

Bufera sul mondo del calcio. Il presidente della Lega Pro rinviato a giudizio dalla Procura di Firenze. Le accuse contro di lui sono di abuso di ufficio

Macalli, indagato dalla Procura di Firenze per abuso di ufficio
Macalli, indagato dalla Procura di Firenze per abuso di ufficio

Per il calcio italiano ed i suoi dirigenti non c’è un attimo di pace. Subito dopo la brutta prestazione del Mondiale sono arrivate le dimissioni di Abete, che hanno reso necessaria l’elezione del nuovo Presidente federale.

Per questo posto sono in corso scaramucce tra i due candidati, Albertini e Tavecchio con il Presidente della Lega Dilettanti che è incorso nella famosa gaffe di "Opti-Poba", che gli ha procurato le accuse di razzismo da parte di molti componenti del mondo del calcio; ora il problema di Macalli, presidente della Lega Pro ed uno dei grandi elettori di Tavecchio. Per Mario Macalli è arrivata un rinvio a giudizio da parte della Procura di Firenze, che lo ritiene responsabile di abuso di ufficio. La vicenda, che si è svolta nel corso del 2012, riguarda il blocco da parte dello stesso Macalli, di un bonifico che avrebbe significato il salvataggio della società Pergocrema dal fallimento. L’inchiesta che ha portato alle accuse contro Macalli è stata seguita dal Magistrato fiorentino Luigi Bocciolini, ed è nata dalla denuncia presentata dal Presidente della società Sergio Briganti.

La Lega Pro nel corso del 2012 non effettuò il trasferimento al Pergocrema della quota prevista per i diritti Tv, circa 256mila euro, provocandone così il fallimento, dopo il quale Macalli cedette il marchio

Pergolettese 1932, di proprietà del Pergocrema, al Pizzighettone. La notizia arriva proprio nel giorno in cui la Lega Pro tiene la sua assemblea per decidere se continuare ad appoggiare Tavecchio come candidato alla presidenza Figc.

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