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Il team del Sic trionfa nel circuito intitolato... al Sic

Commozione in Moto3. Papà Simoncelli: "Tatsu un secondo figlio". MotoGp, vince Marquez

Il team del Sic trionfa nel circuito intitolato... al Sic

«È fortissimo, ha fatto gli ultimi giri da vero campione. Che vittoria! Lo ringrazio, queste sono emozioni che ti uccidono: ma ci vogliono. Che bello». È un Paolo Simoncelli sul filo delle lacrime quello che parla al termine della gara di Moto3 di Misano vinta dal suo pilota, Tatsuki Suzuki, il giapponese del team Sic58 che ha conquistato il primo successo della carriera proprio nel circuito intitolato a Marco Simoncelli. I due, poi, si sono scambiati parole dolci: «Per me è come un secondo figlio», così Paolo Simoncelli. «E lui è il mio papà italiano», confessa Tatsu. Emozioni fantastiche.

Tutt'altre emozioni sono quelle che si sono vissute nella gara della MotoGp. Una corsa noiosa che Marc Marquez ha fatto sua soltanto nel finale, sferrando l'attacco decisivo soltanto all'ultimo giro. E dove l'esperienza dello spagnolo ha avuto la meglio sulla gioventù del 20enne Fabio Quartararo, rimasto in testa alla gara per 24 dei 27 giri, mentre il leader iridato, sempre incollato agli scarichi della M1 del rookie, ha aspettato solo il momento propizio per effettuare il sorpasso. «Abbiamo vinto su una pista dove la Yamaha aveva dominato racconta Marquez . Ma la vittoria la meritava Fabio. Ha maturità, carattere e talento, è pronto per vincere le gare e il prossimo anno sarà un avversario per il titolo». Ponderato nelle risposte, che regala con un ritmo calmo e riflessivo, Marc Marquez sembra essersi liberato di un peso. Come dimostra quell'urlo selvaggio e liberatorio che lo spagnolo ha lanciato una volta arrivato nel parco chiuso. Come a dire: finalmente, dopo le ultime due gare perse all'ultima curva (contro Dovizioso in Austria e Rins a Silverstone). Ma anche un urlo liberatorio per lasciarsi alle spalle l'episodio e gli screzi del sabato con Valentino Rossi. Il pesarese ha chiuso 4° dietro al compagno di box Viñales, ma pur sempre primo degli italiani davanti a Morbidelli e Dovizioso. Tutti battuti da Marquez, come lo spagnolo ha rimarcato con gli indici verso il basso quando sembra voler dire al suo team: «Abbiamo vinto qui a casa loro». «C'era rabbia svela Marc, al terzo successo dopo quelli del 2015 e 2017 - perché nelle ultime gare ho perso all'ultima curva e perdere così dà fastidio. Ci ho provato anche per quanto successo ieri. Mi ha dato una motivazione extra, nonostante la squadra mi avesse detto di restare tranquillo». Seguirà replica di Vale: «A me non serve litigare per avere extra motivazioni...».

Incorreggibili.

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