Lo storico appuntamento è fissato per le 11.45 italiane di oggi. All'International Stadium di Yokohama, in Giappone, la tecnologia entrerà ufficialmente su un campo di calcio nell'incontro tra i nipponici del Sanfrecce e i neozelandesi dell'Auckland City. È la sfida inaugurale della Coppa del Mondo per club 2012 (Mediaset Premium la proporrà in esclusiva fino al 16 dicembre), il primo torneo caratterizzato dall'impiego dei dispositivi (costo medio 200mila euro per stadio) contro i gol fantasma.
L'impianto di Yokohama avrà l'inglese Hawk-Eye od occhio di falco, già usato nel tennis, nel cricket e nel biliardo, che funziona attraverso le immagini: sette telecamere puntate su ciascuna area trasmettono 200 fotogrammi al secondo a un computer che avverte l'arbitro dell'ingresso del pallone nella porta. L'apparecchiatura fornisce tuttavia una risposta certa solo se può scorgere il 75 per cento della superficie della sfera e ha un margine di errore di 0.6 centimetri.
L'alternativa è il Goal Ref, di origine tedesco-danese e presente nel Toyota Stadium, sistema che sfrutta i sensori: alcune strisce magnetiche inserite nel pallone attivano una serie di cellule e un'antenna posizionata all'interno della porta, se il pallone supera la linea un segnale avvisa l'arbitro. Il quale avrà comunque l'ultima parola e potrà non ascoltare la tecnologia se avrà una convinzione diversa dell'azione. Con eventuali catastrofiche conseguenze.
Il torneo in Giappone servirà per testare il nuovo sistema che, a meno di disastri, sarà adottato dalla Fifa in tutte le sue manifestazioni, a cominciare dalla Confederations Cup in Brasile nel 2013. E a differenza dell'Uefa, che ha sposato l'idea degli arbitri di porta (per la verità fallimentare in Italia, un po' più collaudata nelle Coppe europee), la ricca Premier League potrebbe invece adottare l'occhio di falco già dal girone di ritorno, quindi a inizio 2013.
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