Trentacinque anni e non sentirli. Se sei Cristiano Ronaldo, puoi permettertelo. Oggi, CR7 spegnerà le candeline: secondo compleanno a tinte bianconere, per festeggiare il quale domenica scorsa è arrivato a 50 reti in 70 presenze. Fa già impressione così, ecco. Pure perché nei giorni immediatamente successivi al 10 novembre, la sua parabola torinese sembrava volgere verso un aureo tramonto: sostituito contro il Milan, il portoghese se ne era andato dallo Stadium dopo avere bofonchiato qualcosa di non propriamente oxfordiano passando davanti a Sarri, senza poi nemmeno aspettare i compagni di rientro negli spogliatoi. «Non salta un uomo da tre anni», aveva sentenziato Fabio Capello. La Juve non lo aveva multato, ma certo non erano stati giorni facili per nessuno.
Poi però, dimenticato il fastidio a un ginocchio e tornato a lavorare in serenità dopo avere saltato la trasferta di Bergamo, Ronaldo si è nuovamente trasformato in CR7: da domenica 1 dicembre a oggi, in campionato ha semplicemente buttato sempre la palla dentro. Nove vittime, una dietro l'altra: Sassuolo, Lazio, Udinese (due volte), Samp, Cagliari (tripletta), Roma, Parma (altra doppietta), Napoli e Fiorentina. Eguagliando il Trezeguet bianconero datato 2005 e lanciandosi all'inseguimento di Batistuta e Quagliarella, arrivati a quota 11. «Mi piacerebbe aiutarlo a stabilire qualche record si era augurato Sarri nel suo primo giorno da allenatore della Juventus - Non sarà facile, ma ci proveremo». Detto e fatto, ecco. Anche se di strada da fare ne resta parecchia e, comunque, tenendo ben presente che gli obiettivi da centrare sono soprattutto quelli di squadra. Avere però un Ronaldo soddisfatto e motivato aiuta a stare meglio. E anche a vincere, visto che cominciare quasi tutte le partite dall'1-0 non deve essere poi tanto male.
Per di più, c'è anche da sottolineare come l'attuale Ronaldo stia viaggiando a una media reti superiore rispetto a quella del suo primo anno juventino: al termine della passata stagione, il fenomeno di Funchal aveva infatti realizzato 28 reti in 45 presenze (media di 0,65), mentre l'attuale tachimetro viaggia a 0,81 (22 reti in 27 apparizioni). Tenuto conto che, almeno sulla carta, il suo contratto scadrà nel 2022, c'è di che puntare ai cento gol zebrati: al termine dell'attuale stagione mancano infatti ancora sedici giornate di campionato, più almeno due partite di Coppa Italia (semifinale andata e ritorno contro il Milan) e quel che resta della Champions. Per cominciare, la sfida degli ottavi di finale contro il Lione, che certo non vedono la Signora partire da sfavorita. Anche i sassi peraltro sanno che è quello il vero obiettivo stagionale della Juve e di Ronaldo, eroe planetario che tutti vogliono vedere.
Chi non c'è riuscito, come i due tifosi che in estate a Seul avevano acquistato i biglietti per ammirarlo in amichevole salvo poi rimanere delusi dalla sua assenza, è arrivato al punto da fare causa (vincendola) all'agenzia locale che ne aveva garantito la presenza in campo.
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