Thiago Silva, dietrofront Il Milan ci sta ripensando

Thiago Silva, dietrofront Il Milan ci sta ripensando

Adriano Galliani alle 17,03 è atterrato a Milano senza l’assegno di Nasser Al Khelaifi, per questa volta Thiago Silva non si vende, per ora resta un giocatore del Milan. C’è una questione economica e un’altra etica, ma tutto fa supporre che sia solo una decisione rimandata, Adriano Galliani non poteva vendere il brasiliano in ventiquattr’ore, farla troppo semplice sarebbe stato un ulteriore schiaffo al cuore dei tifosi: «Presidente noi la preghiamo... Lo tenga», recitava l’home page del canale ufficiale del club.
Al suo arrivo Adriano Galliani non ha detto molto: «Vediamo, vediamo, dobbiamo aspettare». Più esplicito Leonardo: «Con Galliani continuiamo a parlare. La trattativa è ancora aperta ma questa situazione non dovrebbe durare a lungo. Ci sono ancora molte cose da limare, molti aspetti da mettere a posto e a questo punto dico che potremmo anche rinunciare all’acquisto di Thiago Silva». Una dichiarazione che ha ribaltato lo scenario precedente. Due gli aspetti che non quadrano e non sono garbati al Cavaliere. Innanzitutto non si spiega perché è il Milan che va a Parigi. Quando il Milan cercava Carlitos Tevez, Galliani andò a Rio e poi a Londra. Andare a Parigi sembra più offrire che aprire un dialogo per la cessione. Secondo punto: in queste transazioni il pagamento cash avviene in tre rate, una alla firma del contratto, la seconda al termine della stagione, la terza al termine della seconda stagione. Il Milan ha chiesto il pagamento in unica soluzione, con pochi bonus, praticamente azzerati. Ecco cosa è cambiato, e poi nell’entourage rossonero ci sono alcuni distinguo su quanto è uscito in questi giorni. Intanto non esistono due anime all’interno della società ma solo un interesse comune. È evidente che la cessione di Thiago Silva e il possibile effetto domino sul resto dei top player venga condiviso con terrore nelle alte sfere del club ma sono tutti pronti ad allinearsi alle decisioni del presidente, qualunque esse siano. Silvio Berlusconi e sua figlia Barbara hanno discusso, c’è stato un confronto. Barbara teme che il Milan disputi un’annata anonima come quella dell’Inter in questa stagione dopo aver ceduto Eto’o, ma non può prescindere dal bilancio societario, il suo è stato un allarme da tifosa. Le Parisienne ieri riportava una dichiarazione di Silvio Berlusconi rilasciata alla stampa francese: «Non posso non vendere Thiago Silva, i conti non sono buoni, non posso fare altro, mi danno 46 milioni di euro». La sensazione è che questa storia sia differente da quella di Alexandre Pato e l’operazione Thiago Silva avrà un esito differente. Uno stop che rallenta a cascata tutto il resto con operazioni che finiscono in stand-by, ora il Milan non ha più fretta di chiudere per il centrale difensivo, meno frenesia anche nelle altre senza la pressione del club rossonero. Con un’operazioni data ormai per chiusa che torna d’attualità: il Psg all’apertura ufficiale del mercato francese non ha depositato il contratto di Ezequiel Lavezzi che resta un giocatore del Napoli, con Leonardo che dichiara: «Ne riparliamo settimana prossima». Il Psg comunque non si ferma, la proprietà qatariota ha messo a disposizione un budget da 200 milioni e Carlo Ancelotti è stato chiaro: «Voglio un centravanti». Ora si riparla anche di Gonzalo Higuain. Ieri ha firmato Asamoah, domani Isla che effettuerà anche le visite mediche, dopodiché saranno a tutti gli effetti di nuovi giocatori della Juventus.

La dirigenza Samp ha fatto sapere che Cassano resterà un sogno, l’Inter forse non ha completamente escluso una cessione di Ranocchia, il russo Alan Dzagoev è entrato in orbita Roma, il costo dell’attuale capocannoniere dell’Europeo è di 18 milioni e si alza dopo ogni match, il Bayern e il Manchester City stanno organizzando uno scambio Muller-Dzeko.

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