di Tony DamascelliI l calcio è bello perché è vario. E ci sono partite avariate, nel gusto amarissimo. Un ragazzo di San Pietro Vernotico, dopo due ore di partita manda all'ìnferno la Juventus che precipita dal paradiso del primo tempo, due gol di vantaggio, droga inutile, trappola mortale per i campioni d'Italia. Thiago Alcantara viene dal Salento, suo padre Mazinho giocava nel Lecce e la moglie andò a partorire il pupo che preferì andarsene in Spagna a cercare fortuna con il pallone. La cicuta di Thiago è diventata cianuro quando il quarto gol è stato firmato da Coman, il francesino ceduto da Marotta per ventotto milioni, dopo i capricci con Allegri e lo spogliatoio. Questo è il football, bello e feroce, anche atroce. Ha vinto il Bayern, come diceva il pronostico, come diceva il risultato dell'andata. I due gol di vantaggio, imprevisti ma bellissimi, anche meritati, avevano messo la Juventus nella condizione di stare in attesa e non più correre affamata e ordinata. Quando è entrato Coman, la partita ha preso un'altra strada, la fine del viaggio juventino e il ritorno alla luce improvvisa della squadra di Guardiola. Costui, dico il catalano, ha sputato bile quando la Juventus ha fatto fessi i difensori, nel secondo gol, quello di Cuadrado i bavaresi erano in cinque contro due a conferma che Guardiola fa il docente con gli stolti. Il suo tiki taka è di una noia che ha scocciato il popolo dell'Arena per cui il catalano fa le valigie e trasloca a Manchester.
Allegri, di suo, ha commesso un errore grave, inserendo Mandzukic e non Zaza ha tolto alla squadra velocità e rabbia agonistica. Ma, come detto, il calcio è bello perché è avariato. Uscire dal teatro dopo essere stati in vantaggio largo, con un crollo atletico clamoroso, è una memoria che sarà impossibile cancellare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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