Tokyo 2020

"A Tokyo non c'eravamo. I social? Parlerà il campo. Ora la nostra rivincita"

L'azzurra del volley suona la carica agli Europei. "Si sono dette troppe cose, puntiamo su di noi"

"A Tokyo non c'eravamo. I social? Parlerà il campo. Ora la nostra rivincita"

La pesante lezione ricevuta a Tokyo nei quarti, contro la Serbia, brucia ancora. Così l'Europeo al via oggi diventa l'occasione del riscatto per la Nazionale femminile di volley, a poco più di due settimane dalla delusione olimpica culminata nelle discusse frasi del ct Davide Mazzanti («avevo chiesto alle ragazze di staccarsi dai social»). L'esordio è previsto per venerdì contro la Bielorussia (ore 17.15, diretta su Rai e Dazn), poi nell'ordine bisognerà sfidare Ungheria, Slovacchia, Croazia e Svizzera. Sylla e compagne atterreranno oggi pomeriggio a Zara, in terra croata, mentre gli altri gironi si disputeranno in Serbia, Romania e Bulgaria. Finali il 4 settembre a Belgrado.

Chirichella, come si riparte dopo l'evidente scottatura rimediata all'Olimpiade?

«La delusione è stata grande, non posso negare che riprendere è stato difficile. Però sono dell'idea che questa sia l'occasione giusta per prendersi una rivalsa come squadra. Guardarsi indietro non serve a nulla. Un Europeo non sarà mai come i Giochi Olimpici, ma in palio ci sono altre medaglie e noi puntiamo sempre a quelle».

Vi siete chiuse nello spogliatoio per un confronto diretto?

«Anzitutto ognuna di noi ha elaborato individualmente lo choc di Tokyo. Ci siamo prese un breve stacco per riflettere. Poi ci siamo parlate e lo abbiamo fatto soprattutto in allenamento, dove viene naturale capire cosa non funziona e su cosa continuare a lavorare. Adesso un altro viaggio è già cominciato e sono convinta che la forza del gruppo verrà fuori».

Si può migliorare il terzo posto all'Europeo del 2019?

«Assolutamente sì. Non ci nascondiamo, anche se troveremo di fronte avversarie di alto livello. Abbiamo scelto per il momento di non studiarle. Stiamo lavorando sui nostri meccanismi, ci concentriamo su noi stesse poi inizieremo ad apprendere qualcosa in più delle rivali».

Rispetto al Giappone quali sono gli errori da non ripetere?

«Servono più continuità e ordine, poi io sono una che crede di poter migliorare sempre in tutto. A Tokyo non eravamo noi, si è visto in modo chiaro. Ci mancherà una come Caterina Bosetti, mia compagna a Novara, che era un punto di riferimento per tutte: giocheremo anche per lei».

I social hanno davvero influito così tanto sulle prestazioni olimpiche?

«Onestamente si sono dette tante, troppe cose. È un discorso che non mi interessa più di tanto perché solo noi sappiamo cosa non è andato e cosa poteva funzionare meglio. Abbiamo metabolizzato la sconfitta, ripartiremo al 120 per cento».

State già guardando a Parigi 2024 per chiudere i conti con i cinque cerchi?

«Al di là del risultato, vivere l'Olimpiade è qualcosa di magico e non tutto va rimosso con una spugna. Rimane il dispiacere, ma siamo giovani e riusciremo a ottenere il nostro riscatto.

Adesso però c'è l'Europeo, siamo convinte di poter aggiungere qualcosa anche noi a questa magica estate italiana».

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