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Tomba: "Grazie Vale. Però io mi ritirai da vincente..."

Alberto risponde a Rossi che ha detto: "Noi due unici ad aprire i nostri sport al grande pubblico"

Tomba: "Grazie Vale. Però io mi ritirai da vincente..."

Campioni per sempre. Fenomeni capaci di avvicinare al loro sport chi non lo aveva mai praticato e appassionare a livelli maniacali anche chi non sapeva cosa fosse un circuito d'asfalto o una pista coperta di neve. Uomini dotati di un talento smisurato, supportato da una forza mentale capace di reggere alla pressione, quella che schiaccia e opprime chi non può permettersi di arrivare secondo o terzo.

Alberto, lo sai che Vale ha detto basta e ancora una volta ti ha onorato e ricordato nelle interviste?

«Davvero ha deciso? Era ora! Grazie grande Valentino, mi fa piacere che abbia detto queste cose su di me, ma io ho smesso da vincente!»

E avresti anche potuto andare avanti per vincere ancora un po'.

«Sì, in effetti avrei potuto arrivare a Torino (ai Giochi olimpici del 2006, ndr), ma ora pensiamo a Valentino, lo inviterei volentieri per un bicchierino. Piaciuta la rima?»

Dai, sei sempre il solito, ma è anche per questo che piacevi tanto, proprio come Valentino: lo spettacolo e le emozioni con voi erano garantite in pista e fuori.

«Lui in estate, io in inverno, lui con un motore sotto, io con due bei prosciutti nelle gambe. Le mie stagioni erano più brevi e ho smesso molto prima, a 31 anni, lui ne ha quarantadue suonati. Avevo raggiunto tutti gli obiettivi, doppietta olimpica e mondiale, coppa generale, 51 vittorie (per le statistiche sono 50, ma Alberto non ci sta e conta anche un parallelo, ndr). Ma la pressione era tanta, troppa, il mondo dello sci spesso ottuso, ero arrivato al limite della sopportazione, anche perché ormai non potevo quasi più muovermi senza paparazzi attorno. Sarebbe stata dura continuare. Lui ha retto più a lungo, ma alla fine forse ha esagerato, sono contento abbia deciso di farsi da parte e lo aspetto in montagna per bere qualcosa assieme».

Una bella sciata no?

«No, so che lui preferisce lo snowboard, io invece ora vado volentieri con le pelli, fuori dal caos. Una bella sudata in salita, una pista per scendere e via».

Vuoi mandargli un messaggio dopo tutte le belle parole che lui ha speso per te?

«Sono felice di fargli i miei complimenti, come lui sono fiero di aver fatto appassionare e sognare gli italiani, non solo i fanatici di sci e moto. So di aver lasciato un segno, me ne rendo conto ancora oggi, a 23 anni dal mio addio.

Un messaggio? Vale, aspetto un invito nel tuo ranch a Tavullia, non ci sono mai stato e lo visiterei volentieri».

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