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Tonali rinnova, ma il vero nodo è Leao

Pioli e la trappola Samp: "Turnover? Gioca chi è in forma". C'è Origi.

Tonali rinnova, ma il vero nodo è Leao

La strada è tracciata, il Milan di Pioli è pronto a percorrerla fino in fondo. A dispetto, fin qui, dei risultati che qualcosa hanno sottratto alla contabilità prevista (3 successi a San Siro, 3 pareggi tra campionato e Champions fuori casa). «Non mi piace parlare di turnover, guido un gruppo molto forte, scelgo la migliore formazione e vado avanti per quello che vedo e sento» la dichiarazione d'intenti di Stefano Pioli chiamato, anche questa volta, a una sorta di programmazione settimanale. Stasera, contro la Samp capace di fermare a Genova sia Lazio che Juve, punta su qualche inevitabile ricambio per poi recuperare lo schieramento più noto contro Dinamo e Napoli, prima della sosta. Il candidato numero uno è Divock Origi, belga maturo di 27 anni, rodato con qualche spezzone tra derby e Salisburgo, vicinissimo al sigillo personale in Champions, e perciò destinato a dare il cambio a Giroud apparso con le gomme sgonfie in Austria. «Origi sta meglio, si è allenato con continuità, ha bisogno di giocare ed è un ottimo calciatore» il bigliettino di presentazione col quale il tecnico lo accompagna al debutto dal primo minuto. Peccato non sia ancora disponibile Rebic (per far rifiatare Leao) giudicato ancora in ritardo a causa un dolore alla schiena che «gli impedisce di allenarsi col gruppo» è la spiegazione di Pioli intervenuto in modo drastico per stroncare le voci fiorite sul malanno del croato («non tollero le illazioni sul suo conto») considerato da qualcuno un soggetto ipocondriaco.

Se la presenza di Origi appare scontata, unitamente a quella di Kjaer in difesa e Pobega a centrocampo, resta in bilico la scelta del tre-quartista tra CDK e Diaz. Ai due Pioli ha riservato un paio di suggerimenti utili. «Dobbiamo cercare di più Charles» il passaggio riferito alla squadra. «Non credo soffra la concorrenza, ogni anno si può partire con una idea e poi cambiarla a campionato in corso» quello invece destinato allo spagnolo che proprio a Genova, contro la Samp, nel torneo passato, timbrò il cartellino del gol. Da soli i ricambi non basteranno. Bisognerà anche correggere i difetti emersi in queste prime settimane. Per esempio i gol subiti (6 su 6 sfide giocate: «Subiamo qualche gol di troppo» il riconoscimento del tecnico). Per esempio la partenza ad handicap: 4 volte su 6 concessi il primo gol ai rivali («Solo una volta abbiamo sbagliato la partenza, con l'Udinese. Di sicuro dobbiamo invertire questa tendenza» il messaggio lanciato allo spogliatoio da dove continuano ad arrivare segnali incoraggianti di grande fiducia nel futuro del club.

Ieri è toccato a Sandro Tonali arrivare a casa Milan e firmare il rinnovo contrattuale datato 2027 che vuol dire continuità nel segno del rendimento di alto livello. Sul tema restano da affrontare gli altri due nodi: Bennacer e Leao. Appiano i più delicati oltre che quelli maggiormente attesi.

Sull'algerino c'è un clima di fiducia, più complicata l'intesa con Mendes, il procuratore di Leao.

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