Nelle mattine di un torneo sportivo, in questo caso quello di basket che si è aperto ieri sera con i campioni di Siena contro la neopromossa Brindisi, la menzogna parte a spron battuto, tutti in gara per la caccia grossa, ma la verità si metterà in movimento soltanto alla sera del torneo, quando sarà quasi estate, quando scopriremo se tutti hanno trovato i quattrini per arrivare alla fine evitando l'unica retrocessione, invidiosi della pallavolo che, invece, visti i tempi grami e volendo far giocare di più gli italiani ha abolito la gogna del passaggio fra categorie.
Certo la supercoppa vinta da Cantù contro Siena a Rimini dopo anni di tentativi inutili ha aperto la campagna per una lega lombarda dei canestri che non è mai stata così agguerrita come in questa stagione anche se Venezia e Sassari sono bene equipaggiate, pensando sempre che Bologna potrebbe avere la spinta per fare impazzire chi la considera di seconda fascia. Di sicuro lo squadrone costruito da Milano, con Hendrix, Langford e Basile in aggiunta al gruppo finalista l'anno scorso, fa pensare che al diciassettesimo anno d'attesa l'Armani Olimpia potrebbe dare la caccia al suo ventiseiesimo scudetto; è davanti a tutti l'eccellente precampionato di Varese, 11 vittorie su 11 partite, con il giovane talento Polonara a farci sperare di non aver puntato su di lui come giovane emergente anche se non convocato in nazionale; nessuno potrà andare a Cremona, dove Caja nasconde sempre artigli difficili da schivare, convinto di fare un viaggio facile e la Virtus Bologna scoprirà questo nell'anticipo televisivo di sabato.
L'unico che vede favorito ancora il Montepaschi sembra Sergio Scariolo, proprio l'allenatore dell'Emporio di re Giorgio reduce da una Olimpiade d'argento con la Spagna, magari soltanto per togliersi dalle spalle il macigno che gli hanno messo addosso in tanti, cominciando da Gianluca Basile, un veterano classe 1975 che vuole finire il suo straordinario viaggio con lo scudetto a Milano, lui che ha conquistato tutto con la Fortitudo Bologna quasi estinta, finita ieri all'asta fallimentare, il Barcellona, la Nazionale, lui reduce da una bella stagione canturina: «Non abbiamo alibi, dobbiamo vincere».
Per contraddire don Sergio ci pensa subito dal suo esilio dorato di Istanbul il Simone Pianigiani che ha vinto gli ultimi sei scudetti, che ha fatto un'estate bellissima con Azzurra Tenera: «Per capire bisognerà aspettare febbraio, ma è sicuro che Milano parte favorita perché ha la stessa identità dell'anno scorso, anche se la mia Siena si rimetterà in moto producendo sempre un basket di qualità».
Gli adorabili nemici che proprio non si amano, dispettosi e pugnaci si danno appuntamento in Eurolega dove potrebbe arrivare con Cantù, proprio nel girone del Fenerbahce, il Trinchieri che scoprirà tutto sulla sua nuova squadra alla fine del durissimo girone di qualificazione che oggi vedrà le semifinali a Desio e domani darà l'unico passaporto per il grande torneo. Stare al vertice è affascinante, ma certo l'anno scorso fu pagato il doppio impegno e allora per giudicare la squadra di Anna Cremascoli dobbiamo solo pazientare.
Sulla nuova corazza di Varese affidata al veneziano Vitucci nessuno ha le idee chiare, ma certo qualcosa di nuovo è nato sotto il Sacro monte perché la struttura societaria, il consorzio che tiene in vita ed evita chiusure per la fuga di chi si stanca troppo presto dell'avventura, garantisce progressi e lo si vede già, anche se magari nell'esordio di domenica a Brindisi dovesse arrivare la prima sconfitta.
Lombardia da rivisitare come ai tempi in cui lo scudetto se lo palleggiavano Milano, Varese e Cantù, ma tutti sanno che il Montepaschi con 9 uomini nuovi non può ancora essere giudicato davvero.
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