Totti dice addio ai suoi tifosi: "Vi amo, grazie per questi 28 anni"

Totti ha salutato tutto il pubblico dello stadio Olimpico: "Nascere romani e romanisti è un privilegio, fare il capitano di questa squadra è stato un vero onore"

Totti dice addio ai suoi tifosi: "Vi amo, grazie per questi 28 anni"

Totti ha detto addio alla Roma dopo 25 anni di onorata carriera, 28 considerando anche le giovanili. I giallorossi hanno vinto a fatica contro il Genoa e si sono qualificati direttamente al tabellone principale di Champions League. A fine partita, poi, Totti si è dilungato con più di un giro di campo con cui ha salutato il pubblico che gli ha voluto bene per 25 anni. Tantissime le lacrime da parte dei supporters della Roma ma anche dello stesso Pupone, dei suoi figli, di Ilary Blasi e di tanti compagni di squadra come Daniele De Rossi, Alessandro Florenzi, Fazio, Kostas Manolas, Radja Nainggolan e tanti altri. Commossi anche gli attori e grandi tifosi giallorossi, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli e Claudio Amendola inquadrati sugli spalti. Fischi per il Presidente James Pallotta che ha premiato il grande capitano con la maglia celebrativa numero 10. Infine, il grande amico e capitan futuro Daniele De Rossi ha consegnato al Pupone una targa e si è abbracciato quello che per tanti anni è stato il suo punto di riferimento ed esempio da seguire.

Totti ha poi preso parola per ringraziare tutti, leggendo una lettera, e l'ha fatto commuovendosi in più di un passaggio: "Abbiamo scritto una lettera per voi, non so se riuscirò a leggerla ma ci prova e se non finisco la finirà mia figlia Chanel che non vede l'ora di leggerla".

Totti ha voluto ringraziare la sua famiglia, sua moglie Ilary Blasi, i suoi figli e naturalmente i suoi tantissimi tifosi che per anno l'hanno idolatrato come nessuno mai: "Non sono bravo con le parole e in questi 28 anni ho cercato di esprimermi più con i piedi che le parole". Totti ha poi ricordato il 17 giugno del 2001 giorno in cui la Roma vinse lo Scudetto: "Il 17 giugno non vedevamo l'ora di vedere l'arbitro fischiare per tre volte..." Il capitano ha poi parlato del tempo che passa e che ha bussato inesorabile anche alla sua porta e si è scusato con i tifosi: "Scusatemi se in questo periodo non ho rilasciato interviste e chiarito i miei pensieri, ma spegnere la luce non è facile".

Infine, il classe '76, ha chiuso ringraziando ancora una volta i tifosi giallorossi e ribadendo la fierezza di essere romano e romanista: "Voglio ringraziare tutti: i tifosi, la curva Sud, un riferimento per noi romani e romanisti. Nascere romani e romanisti è un privilegio, fare il capitano di questa squadra è stato un vero onore. Sono orgoglioso e felice di avervi dato ventotto anni di amore.Vi amo"

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