Paulo Dybala resterà con ogni probabilità in Italia ma la Joya non sa ancora dove. L'Inter ha già messo da tempo nel mirino il 28enne argentino forte anche del grande rapporto dell'argentino con Beppe Marotta. La tranquillità dei nerazzurri, però, è stata turbata da Francesco Totti che vorrebbe portare l'ex Palermo alla corte di José Mourinho: "Vediamo se riusciamo a portarlo a Roma, lunedì lo incontro - ha detto a Sky Sport il Pupone.
"Saremo a Milano per la partita di Samuel Eto’o e io e Paulo giocheremo insieme. Qualche cosa gliela metterò in testa, almeno cercherò di farlo. Speriamo di riuscirci, sempre che la Roma abbia la mia stessa idea. Sarebbe una pazzia se dicessimo che non piacerebbe", la bomba di mercato dell'ex fuoriclasse giallorosso che fa tremare così l'Inter che sembrava avere già l'accordo con il giocatore.
Totti ha poi commentato l'addio alla Juventus, per diversi motivi, di Giorgio Chiellini e Paulo Dybala: "Paulo è un ragazzo più introverso e più freddo rispetto a Giorgio e la sua situazione è diversa. L'argentino ha un'altra possibilità di poter continuare a giocare. Penso che quello che ha fatto vedere sia la dimostrazione che lui volesse rimanere, poi non c’è stato l'accordo con la Juventus", le parole del Pupone che si riferisce alle lacrime versate da Dybala allo Stadium. Ora toccherà al club di viale della Liberazione evitare la beffa siglata giallorossa, al netto del reale interesse dei nerazzurri nei confronti dell'argentino.
La Roma è una squadra ambiziosa e Totti non chiude la porta ai Friedkin: "A chi non piacerebbe stare nella Roma? Conosciamo le mie problematiche che ci sono state, ma ora c’è una proprietà nuova, con altre idee ed esigenze. I matrimoni si fanno in due...A Trigoria c’è già gente importante e la cosa importante è che la Roma vada bene", ha proseguito l'ex attaccante della Roma che sarà a Tirana per la finale di Conference League.
Chiusura con gli elogi a José Mourinho: "È l'allenatore che ha vinto di più al mondo, chi meglio di lui sa cosa significa questa finale. Non avrà la stessa risonanza di una finale di Champions League, ma va rispettata e va vinta. Il mister saprà gestire bene la situazione".
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