Non deve essere facile trovarsi a gestire un parco giocatori stellare. Ne sa qualcosa Carlo Ancelotti, tecnico del Paris Saint Germain. Oggi, dopo tre partite e zero vittorie (e tre punti in classifica contro i nove del Marsiglia) è già crisi piena per la squadra degli sceicchi. E il giornale sportivo francese L'Equipe titola a tutta pagina: "Ancelotti, un coach in panne". Anche se è presto per parlare di un esonero, l'allenatore italiano non può dormire sonni tranquilli. "Il bilancio di otto mesi a Parigi - prosegue L'Equipe - mette in luce più balbettii che progressi. Vorrebbe conciliare risultati e bel gioco ma non ottiene finora né l'uno né l'altro".
Sorprende che la squadra fatichi a trovare gioco e risultati pur avendo giocatori del calibro di Ibrahimovic, Thiago Silva, Lavezzi, Pastore, Menez e, da ultimo, il baby gioiellino italiano Verratti. Però il calcio è così. Non basta mettere insieme i campioni per avere una squadra.
Secondo il giornale francese la proprietà qatariota sarebbe molto infastidita per il cattivo esordio: "Il principe Tamim - si legge - azionista di maggioranza del club, guarda tutte le partite del suo Paris Saint-Germain in tv e ha apprezzato ancor meno il pareggio contro il Bordeaux di domenica, ancor più perché suo padre, lo sceicco Hamad ben Khalifa Al-Thani, era per la prima volta
presente in tribuna nello stadio parigino del Parco dei Principi".Insomma, urge correre ai ripari. Per risollevarsi Ancelotti deve dare la sveglia ai suoi tanti (forse troppi) campioni. Prima che sia troppo tardi.
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