Vincere è difficile, confermarsi è complicato, fare la tripletta è epico. Secondo Pitagora, il tre era un numero perfetto, sacro, perché è la sintesi ideale tra il pari e il dispari, dunque rappresentava l'armonia. Proprio quella che l'Italtennis ha dimostrato di possedere nell'ultima Davis vinta, la terza consecutiva, nonostante l'assenza del fenomenale Sinner e del magnifico Musetti. Poteva smarrirsi nella sua difesa del titolo, e invece Berrettini, Cobolli e tutta la squadra di capitan Volandri si sono uniti, compattati, e infine hanno dominato tutti i rivali nella caccia alla terza Insalatiera. E ora, anche l'Italtennis fa parte delle squadre arrivate a tre successi consecutivi: l'ultima volta era successo agli Stati Uniti a fine anni '60 e inizio '70. A proposito, come si fa a non ricordare il "three-peat" dei Chicago Bulls di Jordan e dei Lakers di Kobe: MJ vinse tre campionati NBA consecutivi tra il 1991 e il 1993 e poi fece altrettanto tra il '96 e 98. Bryant, considerato il successore di Jordan, guidò i Los Angeles a tre titoli di fila dal 2000 al 2002. Tre è un numero magico dello sport, che permette a una squadra di entrare nella categoria dei fenomeni. Sinonimo di un dominio, esaltazione della continuità. Qualcosa di straordinario. Come i tre mondiali vinti dalla pallavolo maschile negli anni '90. Un'impresa storica che ha dato vita alla generazione guidata da Julio Velasco. Adesso il tris mondiale è nel mirino della Nazionale maschile di Fefè De Giorgi. A livello di club, nella pallanuoto la mitica Pro Recco invece ci riuscì in Champions League (campioni dal 2021 al 23).
E poi ci sono le imprese individuali. Dalla saga... di Sagan, che vinse nel ciclismo il titolo iridato dal 2015 al 2017, ai trionfi olimpici di Valentina Vezzali, tre successi nel fioretto tra Sydney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008, e di Klaus Dibiasi, atterrato sull'oro nei tuffi dal trampolino di 3 metri a Messico 1968, Monaco 1972 e Montreal 1976. O ancora: i mondiali ferraristi di Schumi poi diventati 5, e quelli in MotoGp di Rossi.
Nell'atletica, Usain Bolt ha colto il tris a cinque cerchi tra 100 e 200, mentre Carl Lewis si spinse fino a quattro nel salto in lungo. Un traguardo raggiunto nel nuoto dagli incredibili Phelps e Ledecky, capaci in piscina anche del poker. Nel 2026 alla portata dell'Italtennis. Appuntamento a Bologna.