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Troppo Liverpool per la Dea. Una sveglia da cinque schiaffi

Klopp rifila a Gasp un pokerissimo in meno di un'ora. Per l'Atalanta può comunque essere un ko indolore

Troppo Liverpool per la Dea. Una sveglia da cinque schiaffi

Una volta la rimonta può anche riuscire, ma due di fila, soprattutto in Champions, sarebbero un'impresa. Una volta ci puoi riuscire se hai di fronte un Ajax non irresistibile, ma se dall'altra parte c'è il super Liverpool puoi finire stritolato. Notte da dimenticare per l'Atalanta, a Bergamo si spegne la luce, la squadra di Gasperini non si vede mai, la Dea che aveva incantato l'Europa sembra una squadra da zona salvezza. E non possono bastare le assenze, seppur importanti, a giustificare un tracollo così pesante. Cinque schiaffi e tutti a resettare.

Marco Sportiello capisce subito che piega prenderà la serata. Poco più di un minuto e deve tuffarsi sui piedi di Diogo Jota, il portoghese pescato da Klopp nel Wolverhampton che farà la figura del gigante in una difesa atalantina sfasata e impaurita, certamente non protetta dai grandi assenti Gosens e De Roon mentre Palomino, in serata no, mette i brividi a Gasperini e a tutta Bergamo. Anche Klopp ha i suoi grandi assenti: deve fare a meno di Van Dijk, Thiago Alcantara e Firmino, ma Diogo Jota non fa certo rimpiangere il brasiliano, anzi diventa il terminale offensivo implacabile di una squadra che sale subito in cattedra.

Un quarto d'ora e i nerazzurri sono già sotto: palla filtrante di Alexander-Arnold, un altro gigante della serata, e Jota salta Sportiello con un delicato cucchiaino. Un altro quarto d'ora e il portoghese firma il 2-0 con una giocata che lascia di sasso il povero Hateboer, non al meglio della condizione, ma sicuramente uno dei peggiori della Dea: aggancio delizioso, giro attorno all'olandese e tiro impossibile per Sportiello.

E l'Atalanta? Come contro l'Ajax, anzi peggio, perché questa volta il gioco del Gasp non si vede proprio, annientato sul nascere dagli inglesi che non fanno respirare la Dea. Il solito generoso Gomez tenta di inventare qualcosa, ma nulla più: Muriel spreca le poche occasioni, Zapata non pervenuto, si sveglia solo dopo un'ora per prendere un palo ma a partita ormai chiusa. I Reds invece giocano per linee verticali, sfiorano il 3-0 un paio di volte, Sportiello deve fare gli straordinari su Manè. Ma si spera nel secondo tempo, in fondo anche con l'Ajax era cominciata così, poi c'è stata la grande rimonta.

E invece l'inizio della ripresa è ancora più doloroso perché Salah va via in contropiede con la sua velocità dopo un paio di minuti e non perdona. Così come Manè che infila ancora Sportiello nel giro di altri due minuti. E al 53' il solito Jota fa cinquina. A Bergamo è notte fonda, la serata è da incubi. Ma ricordiamoci sempre che l'Atalanta mola mia. Anche l'anno scorso a Manchester finì in goleada e dopo tre partite i nerazzurri erano ancora a zero.

Questa volta, almeno, la classifica non è così avara.

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