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Troppo Sinner per Sonego nel derby italiano. Dramma Berrettini: brutto infortunio e si ritira

Sorrisi e pianti a New York ieri per il tennis italiano nei match validi per il secondo turno degli US Open 2023

Troppo Sinner per Sonego nel derby italiano. Dramma Berrettini: brutto infortunio e si ritira

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Sorrisi e pianti a New York ieri per il tennis italiano nei match validi per il secondo turno degli US Open 2023. Little Italy sul campo del Louis Armstrong Stadium: due rappresentanti del Tricolore a confrontarsi per l'accesso al terzo turno degli US Open. Jannik Sinner e Lorenzo Sonego si sono ritrovati dopo che in questa stagione gli incroci c'erano già stati in due circostanze: sul veloce indoor di Montpellier (Francia) e sull'erba di Halle (Germania). Sinner si era imposto, portando avanti una tradizione nei derby che l'ha visto sempre vincitore. Sotto un sole accecante, i due hanno messo ieri sul cemento statunitense le loro armi: la solidità da fondo l'altoatesino e la combinazione servizio-dritto il piemontese. Alla fine, in 2 ore e 6 minuti di partita, Jannik ha fatto valere una maggior consistenza in campo, sbagliando meno e soprattutto mostrando grande costanza, nonostante ritmi decisamente alti nello scambio. In altre parole, il piano tattico del 22enne di San Candido era quello di portare al fuorigiri Lorenzo e la missione è stata compiuta. La decima vittoria in altrettante partite disputate contro i connazionali ha sorriso al n.6 del mondo con il punteggio di 6-4 6-2 6-4. Percorso netto, quindi, per il classe 2001 nostrano, molto concentrato sull'obiettivo di andare il più avanti possibile, avendo un rendimento al servizio piuttosto buono come realizzazione: 89% dei punti vinti con la prima di battuta e l'80% con la seconda. C'è da migliorare nel numero di prime in campo (54%), aspetto non trascurabile quando l'asticella si alzerà. Tuttavia, nel rapporto colpi vincenti/errori gratuiti, Jannik si è attestato su un confortante 27/15, a testimonianza di quanto nello scambio abbia giocato prendendosi dei rischi, ma avendo sempre un margine sufficiente per conquistare il quindici.

Il volto rigato dalle lacrime è invece quello di Matteo Berrettini (nella foto). Il romano, sul campo n.5, andava a caccia anch'egli del terzo round del Major americano, opposto al francese Arthur Rinderknech. La partita ha assunto, purtroppo, dei connotati drammatici per Matteo che, sotto nello score 4-6 3-5, è incappato in un importante infortunio alla caviglia del piede destro nel nono game del secondo parziale. Una dinamica simile a quella di Alexander Zverev al Roland Garros dell'anno passato. Grida di dolore per Berrettini e sogni infranti per un tennista che sperava di rinascere davvero, lì dove quattro anni fa aveva vissuto la prima semifinale Slam del proprio percorso agonistico.

Sipario.

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