Tutto scontato compresi cafoni e ignoranti vari

Tutto scontato compresi cafoni e ignoranti vari

Il meraviglioso pubblico del football si è fatto di nuovo e subito riconoscere: cori e canti fascisti dei tifosi laziali a Bologna, cori anti napoletani all'Olimpico di Roma, canti e insulti vari all'Allianz di Torino. Nulla è cambiato nelle teste marce, eccitate dagli ultimi episodi e, dunque, legittimate a sentirsi i padroni dell'evento, dovunque esso si svolga, comunque uno stadio di calcio. Nessuna sorpresa e nessuno stupore, nemmeno la lettura di poche righe, intense, del diario di Anna Frank hanno suggerito o costretto al silenzio e al rispetto il manipolo di ignoranti.

Sarebbe stato più logico e astuto interrompere la stessa lettura per i secondi necessari a ricoprire con il silenzio lo sterco delle curve ma così non è stato e gli idioti l'hanno vinta di nuovo.

Dal campo nessuna sorpresa, con le solite, eterne chiacchiere da Var (basta un soffio, una spintarella ed è rigore). L'Inter ha vissuto e sognato una sola notte, Spalletti può riabbassare la cresta, il Napoli è tornato a capotavola, soffrendo come non mai, fino all'ultimo, a Marassi e tenuto in vita dal magnifico Mertens contro un Genoa sanguigno; Milan finalmente in piedi grazie al suo uomo migliore di e da sempre, Suso, poi in carrozza a Verona, così Montella può rifiatare, vittoria larga e vitamina giusta in vista della sfida di sabato contro la Juve; Lazio sempre più Immobile, nonostante un rigore calciato contro il palo a Bologna dove va segnalata la cafonaggine di Lulic nei confronti di Inzaghi, per la sostituzione; Juventus rivista, corretta, ancora arruffona in fase difensiva, per fortuna gonfiata dalla coppia argentina, Dybala-Higuain; anche la Roma ha fatto lo stretto necessario con un rigore dubbio anche per la Var (la tecnologia) ma non per il Var (l'arbitro al monitor).

Le sole cose negative riguardano il Torino battuto pesantemente a Firenze.

Non so che cosa altro aspetti Urbano Cairo, il quale bada molto ai numeri, a presentare il conto al distratto e sgarbato Mihajlovic, il quale nulla sa del caso Frank ma poco sembra ricordare di questa serie A che vede il Toro a 13 punti dopo 10 partite (2 nelle ultime 5) e può sperare soltanto nel recupero di Belotti, il solo, e non altro, che spieghi quella dotazione in classifica.

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