Una valanga azzurra travolge Pioli

Inter, da pazza a scoppiata. E Zielinski, Hamsik e Insigne abbattono i nerazzurri

Una valanga azzurra travolge Pioli

Un anno fa la vittoria sull'Inter, sancita dalla doppietta di Higuain, consentì al Napoli di issarsi in cima alla classifica. Nel remake di ieri sera, un successo più roboante nel punteggio anche se con una posta in palio meno ricca ovvero l'aggrapparsi al vagone d'élite del campionato. Niente fascino della supersfida di dodici mesi prima, dunque, complici le disavventure dei nerazzurri e l'improvviso black-out di Hamsik e compagni, ma la serata per far svoltare una stagione che vede le due squadre ai margini della zona nobile della classifica. E nella gara tra deluse esce dallo sconforto la truppa di Sarri, tornata a vincere al San Paolo dopo 36 giorni, mentre si affossano i sogni europei di quella di Pioli.

Più squadra il Napoli, che recita un soggetto a memoria e regala azioni confezionate con il compasso. Gabbiadini, di nuovo centravanti, non segna ma è attivissimo. Molto più legata a giocate individuali invece l'Inter con Icardi che prova a pungere davanti (più nel primo che nel secondo tempo in realtà), ma sbatte su un Reina attento - toglierà la gioia del gol anche a Candreva - e una difesa che concede pochissimo. Il canovaccio della partita viene di fatto scritto già nei primi cinque giri di lancette, da incubo per i nerazzurri che incassano un micidiale uno-due: Zielinski segna il suo primo gol con la maglia del Napoli, Hamsik affianca Cavani nella speciale classifica dei bomber azzurri (104 e ora sul podio, davanti ha solo Sallustro e il mito Maradona). Insigne - al quarto gol nelle ultime tre gare, Lorenzo il Magnifico sembra essere tornato - chiuderà poi il conto più avanti, ma la sensazione è che il sipario sul match sia già calato.

Il Sarri bis non sta procedendo come sperava De Laurentiis, insofferente perché pensava di aver allestito una rosa competitiva, nonostante l'addio di Higuain e il mancato arrivo di quell'Icardi ieri in chiaroscuro al San Paolo. Ma stavolta il patron si sarà divertito in tribuna con il Napoli forse più bello dell'anno: tre reti, nessuna subita (non è un caso che ieri fosse rientrato Albiol in difesa), e una reazione importante in un match che doveva segnare il crocevia della stagione. In più il debutto di Marco Rog, mai utilizzato nei primi tre mesi e uno dei motivi di attrito tra presidente e tecnico. Ora si attende il bis in Champions martedì, quando gli azzurri dovranno andare a Lisbona a conquistarsi il pass per gli ottavi.

L'Inter pazza vista con la Fiorentina diventa addirittura scoppiata al cospetto del Napoli.

E dire che Pioli era sempre uscito dal San Paolo con il sorriso e i punti in tasca, ma stavolta la squadra non è mai stata in partita. Lezione severa per un gruppo che deve ancora lavorare parecchio e deve pagare dazio anche agli infortuni (ieri quello di Banega).

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