L'estate invoglia a fare le ore piccole e nel fine settimana Valentino Rossi sa già che vedrà l'alba. Non in spiaggia, però, ma sul circuito di Spa - Francorchamps, in Belgio, dove va in scena la 24 Ore, la prova più impegnativa dell'intero GT Challenge 2022 e anche la più affascinante proprio per via della sua lunghezza, che costringerà gli oltre sessanta equipaggi al via a correre per un giorno e una notte. Si parte oggi alle 16.45 e la maratona al volante si concluderà domani alla stessa ora.
Rossi, che a Spa partirà dal 25° posto, non è nuovo a gare di durata, in moto ha corso due volte la 8 Ore di Suzuka, vinta nel 2001, nell'agosto di 21 anni fa, in coppia con l'americano Colin Edwards, ma qui la distanza è addirittura tripla, così che i piloti a dividersi la faticaccia non saranno due, ma tre; con Vale ci saranno Frédéric Vervisch e Nico Müller ad alternarsi al volante delle Audi R8 GT3 del Team WRT rigorosamente con il numero 46.
Nella sua prima stagione a quattro ruote Rossi ha fatto vedere di possedere la velocità per stare nella parte alta della classifica, ma essendo un «debuttante» non ha ancora piena familiarità con le sottigliezze che si fanno proprie soltanto con la pratica. Per questo la 24 Ore sarà sicuramente una scoperta, perché le difficoltà si moltiplicano con il numero delle ore da passare in pista e le «insidie» da superare. Le GT con un pieno possono percorrere poco più di un'ora di gara, pertanto quando si «entra in riserva» è necessario fermarsi al box per il rifornimento, operazione che richiede meno di un minuto durante il quale per motivi di sicurezza è proibito ogni intervento sull'auto. Soltanto una volta fatto il pieno si può intervenire sull'auto, quindi si è soliti effettuare un minio di due turni consecutivi per guadagnare tempo, effettuando il cambio pilota insieme a quello dei pneumatici.
La difficoltà in più naturalmente è rappresentata dalla guida notturna, tantopiù sul circuito di Spa che non può certo dirsi illuminato a giorno; tutt'altro, ed è anche molto impegnativo con i suoi saliscendi e un paio di curve cieche. I piloti di Formula 1 lo considerano l'università dell'auto e se anche Rossi è laureato con lode ad Assen, in Olanda, definito l'università della moto... si troverà ad affrontare una situazione assolutamente sconosciuta a partire dalla pista dove non ha mai corso e dovrà fare ricorso a tutte le sue capacità di adattamento.
Alla 8 Ore di Suzuka Rossi rimase impressionato dalla frenesia e dalla velocità con cui viene effettuato tutto. E sa bene che alla 24 Ore tutto questo sarà perfino accelerato... Questa volta però non farà il caldo asfissiante che c'è in Giappone d'estate. Là quando scendi dalla moto ti tolgono la tuta e ti mettono a refrigerare in piccole piscine con blocchi di ghiaccio.
Poi massaggio, flebo per recuperare i liquidi persi Altro che riposo, l'ora di stop vola. A Spa i turni di guida saranno più lunghi e di conseguenza anche quelli per rifiatare. Ci sarà anche un letto per farsi una dormita, naturalmente chiudendo un occhio solo.
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