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Valeri, il cartellino "rosso fuoco" verso lo stop

Per l'arbitro di Firenze, "varista" in Qatar, un altro errore di una lunga lista

Valeri, il cartellino "rosso fuoco" verso lo stop

Un bel cartellino rosso fuoco stavolta lo meriterebbe un arbitro. Non a caso quello che si è inventato la dizione rosso fuoco per uno dei suoi errori, che ormai sono tanti ed anche pesanti. Roba da squalifica, fors'anche da pensionamento. Il caso Fiorentina-Inter, con il rosso mancato a Dimarco (il fallo/falletto di Dzeko è troppo soggettivo), riporta alla triste fama di Paolo Valeri, 44enne arbitro romano e Varista, destinata a far discutere. La lista degli errori suoi è lunga, sia con il fischietto sia davanti al video Var. E se la carriera arbitrale lo ha ammantato di numerosi premi, quella del Varista gli ha permesso di essere presente agli Europei e, fra un mese, sarà ai mondiali in Qatar, in coppia con Massimiliano Irrati, mentre l'arbitro sarà Daniele Orsato che, in sua compagnia, qualche guaio lo ha combinato. Ricordate il caso Pjanic (giallo mancato che avrebbe decretato l'espulsione per doppia ammonizione) in InterJuve 2018? Orsato arbitrava e Valeri era al Var: ne uscì un bel pasticcio. Anzi, mesi dopo venne raccontato che di quell'episodio c'era il video, non l'audio del colloquio tra arbitro e Varista.

Dunque siamo alle solite: gli arbitri sbagliano, il Var talvolta corregge. Ma c'è sempre un errore di troppo. Stavolta anche un ex come Paolo Casarin ha emesso sentenza, mentre il designatore Rocchi, che comunque stima l'arbitro, è intenzionato a fermarlo almeno per un turno. L'intervento di Dimarco su Bonaventura andava inquadrato come Grave fallo di gioco: poteva arrecare un danno fisico e sono difficili altre spiegazioni interpretative. Fa specie pensare che proprio Valeri, in una recente lezione alla Luiss, abbia ammesso la colpa per una valutazione sbagliata (da Varista) in Atalanta-Milan di agosto: fallo di Hateboer su Leao. «Era un fallo rosso fuoco ed ho sbagliato. Al Var bisogna restare asettici, dimenticando di essere arbitri». Pareva rivoluzionario sentir parlare così un arbitro. Peccato che il mea culpa sia già stato rovinato dai fatti. Del resto Valeri non ha fortuna con le squadre toscane quando giocano contro l'Inter: è solo casualità, ma l'anno passato l'Empoli protestò per un mancato rigore su Bajrami. E Andreazzoli sbraitò: «Cosa faceva Valeri al Var? O era distratto o non capisco». A modo suo Valeri è un fuoriclasse dei fischi fasulli: incomprensibile ai più. Fece infuriare il Milan, nella semifinale di andata coppa Italia 2020 con la Juve. Annullò un gol regolare di Montolivo in un derby del 2012 e negò un rigore per fallo di Samuel su Robinho. Fece urlare il presidente Pozzo per gli errori in una sfida tra Udinese e Milan. E urlò un testuale: «Valeri non può arbitrare».

Oggi quella conclusione sarebbe ancora d'attualità.

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