Var, l'arbitro potrà "spiegare" agli spettatori, ma non ai media

Per realizzare la novità in modo tale da non provocare equivoci, sono già in corso allenamenti specifici

Var, l'arbitro potrà "spiegare" agli spettatori,  ma non ai media
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Annunciazione, annunciazione... No, non è il replay di un famoso skecth televisivo della Smorfia ma l'annuncio, solenne, della gustosa novità introdotta da Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri, per la prossima stagione di serie A e serie B. Le scelte fatte dopo revisione al var saranno spigate anche al pubblico degli stadi e a quello delle televisioni. Basterà anche qui un clic aprendo il microfono di cui è dotato il fischietto coinvolto. Non solo gesti (che pure servirà per annunciare la fine della revisione) ma una frase secca per offrire una spiegazione sintetica e precisa. Esempio: rigore confermato per tocco volontario di mano. Per realizzare la novità in modo tale da non provocare equivoci, sono già in corso allenamenti specifici durante il raduno di Cascia con l'utilizzo di casse audio in campo e simulando situazioni di gioco. "È un passo avanti importante nella comunicazione che già da anni curiamo con trasparenza. Ora le decisioni saranno offerte in tempo reale e davanti a tutti" la chiosa di Rocchi che nel frattempo ha anche provveduto a limare il numero dei suoi fischietti. Gli arbitri in attività infatti sono passati dai 47 della scorsa stagione ai 42 attuali, più i 74 assistenti e i 24 varisti, una squadra sempre più specializzata. "Il numero ridotto è teso ad aumentare la qualità delle prestazioni" la spiegazione semplice offerta da Rocchi che pensa così di rinviare l'altra innovazione più volte reclamata, e cioè la possibilità per gli arbitri di rilasciare interviste a fine partita. "Sono contrario perché servirebbero almeno 12 ore per spiegare con razionalità" la chiosa sul tema insieme alla confessione di qualche peccato commesso in passato. "Se c'è un errore - il riconoscimento di Rocchi - che abbiamo commesso, è stato quello di comunicare troppo poco. Quando siamo trasparenti, la gente capisce e ci capisce".

La novità del calcio che conta non ha tolto spazio all'altra riforma interessante introdotta nei tre gironi di Lega Pro, la serie C.

Daniele Orsato, al debutto come designatore della categoria, ha battezzato l'introduzione del var a chiamata. Due le opzioni a disposizione per ciascun allenatore: al video saranno consultate e valutate dall'arbitro in campo mentre i gol delle singole partite saranno rivisti dal quarto uomo.

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