Venezia difende il fattore campo contro Milano

Oscar Eleni

Trovata la pomata per guarire dalla prima ustione con la vittoria netta in gara 2, l'Armani saprà stasera nella terza partita contro la Reyer se ha trovato l'armatura mentale per resistere ai suoi vizi.

Su questo dovrà vigilare Repesa che farà bene a tenere in squadra McLean e non il Kalnietis che proprio non ingrana. Per far questo gli servirebbe il recupero pieno di Cinciarini, ma intanto riaverlo nel gruppo potrebbe fare bene a tutti, perché la Milano sempre favorita ha bisogno del metronomo che servirà molto anche alla Nazionale di luglio.

Palazzo esaurito quello di Mestre, anche se parliamo sempre di "campetti" italiani da meno di 4.000 posti, per la solita diretta combinata Rai-Sky dalle 20.45. Questo sarà il vero problema per Milano, ma una spinta forte per la Reyer. De Raffaele avrebbe bisogno di ritrovare il vero Pargo, annullato dai difensori dell'Armani, ma già aver vinto la prima a Desio ha spalancato finestre che sembravano chiuse. Oggi per tenersi il vantaggio del fattore campo, mercoledì per tentare il grande colpo prima di tornare venerdì a Milano che ritroverà, in quella che potrebbe diventare la sfida decisiva, i canestri meno ostili del Forum e i suoi 10.000 tifosi.

Venezia ha bisogno del Green lucido di gara 1, di un Ortner che possa reggere al centro contro Batista e McLean visto che Krubally ha dei limiti evidenti ad un livello che non aveva mai esplorato (giocava in A2 a Legnano). Battaglia da risolvere con gli esterni, ora che Gentile e Simon sembrano poter giocare insieme al Sanders da 28 punti all'esordio e poi sparito in 12' nella seconda.

Eijim - più di Ress, Tonut, bravo a riprendersi sabato - e Bramos come cacciatori e tiratori.

Milano e la sua difesa, la lunghezza della panchina. La Reyer e la leggerezza trovata nella prima partita. Niente sembra scritto come lo pensavamo alla vigilia di questa semifinale.

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