Venezia a salve La cinica Milano vola in finale

Oscar Eleni

Ci vuole davvero un fisico bestiale per resistere agli sbalzi d'umore dell'Emporio Armani che passando per la cruna dell'ago, vittoria al Taliercio 68-60, regalando il massimo (19 palle perse), trova la sua finale, quella che non poteva fallire. Venezia ha dato l'anima, ma aveva mani di piombo, 3 su 27 da 3. Un viaggio nell'incubo per Repesa che non ha visto i suoi giocare meglio, ma alla fine la festa è tutta sua e ora aspetta la vincente di Reggio Emilia-Avellino per puntare al suo secondo scudetto italiano, il 27° per questa Olimpia di Armani.

Serve un fisico bestiale, ma anche la testa giusta, per fare i pianisti nell'oceano dei play off. Qualcuno ci riesce, molti sballano. De Raffaele e il cucchiaino per trovare energie nella Reyer sfinita. Repesa e la pazienza furiosa per sopportare i cambi d'umore degli scorpioni dell'Emporio.

Milano scappa subito nel Taliercio: 12-2. Venezia reagisce, anche se ha il vuoto negli assi Green e Pargo e le mani gelide. Il solito fallo tecnico a Gentile, la solita gnagnera, 0 rimbalzi d'attacco per Milano e dopo 15' Venezia avanti 22-21. Illusione ghigliottinata dal miglior Lafayette dei play off. Milano avanti 30-26 dopo 20' da mal di stomaco, senza castigare avversari che fanno 0 su 12 da 3. Il mostro della laguna soffoca tutti nel terzo quarto, quello dove Milano si fa la dote, ma non sorride: primo canestro dopo 2'54'' con Kalnietis. Venezia segna un solo canestro in 8'. L'Emporio allunga, Venezia ha soltanto Tonut. Festival delle palle perse con Batista bifronte: 3 stoppate, 5 palle buttate. Sarebbe una gara da chiudere e invece Milano lascia che Venezia (4% da 3) resti a 10 punti. Il solito peccato di presunzione che costa caro perché la Reyer riapre tutto: 57 pari a 2' dalla fine.

Ci pensa Simon, testa e talento. Milano si guadagna la sua finale scritta grazie anche al 20 su 21 ai tiri liberi. Oggi saprà chi sarà la sfidante perché Reggio Emilia ed Avellino stasera al Pala Bigi si affronteranno nella settima e decisiva partita.