Una partita storica. Una partita leggendaria. La Lazio torna a giocare un ottavo di finale di Champions League 20 anni dopo l'ultima volta. All'epoca c'era ancora la seconda fase a gironi, è quindi la prima volta che i biancocelesti arrivano a questo punto della massima competizione europea, con la formula a eliminazione diretta.
È solo la seconda volta nella storia che la Lazio sfida i campioni d'Europa in carica (l'altra, nell'agosto del 1999, quando vinse la Supercoppa Europea contro il Manchester United di Giggs e Ferguson), tolti ovviamente gli scontri in campionato (o Coppa Italia) contro Milan, Inter e Juventus quando una delle tre aveva vinto la Coppa Campioni. Basta questo per capire quanto per la Lazio sia una partita importante e delicata. Anche la storia di Lulic, capitano dei biancocelesti, però lo lascia intendere: da 10 anni a Roma, il bosniaco non ha mai esordito nella massima competizione europea. Spesso ha solo sfiorato il traguardo (nel 2015 perse il preliminare contro il Leverkusen, nel 2018 venne scavalcato dall'Inter al quarto posto all'ultima giornata), oggi potrà finalmente toccarlo con mano dopo aver saltato anche tutta la fase a gironi a causa di un problema alla caviglia (operata tre volte) che curiosamente gli hanno risolto proprio i medici del Bayern, rivale odierno, su raccomandazione del suo amico Miro Klose (miglior marcatore straniero della storia della Lazio, oggi vice di Flick).
«Il Bayern è sempre stato molto forte, nel 1996 avevamo Klinsmann, Matthaus, Kahn... Oggi però il livello è minore - ha spiegato Markus Babbel che con i bavaresi ha vinto 4 campionati e la Coppa Uefa -. In questa stagione il Bayern ha qualche calo, come quelli con il Kiel in coppa o con il Bielefeld in campionato. Ma quando giochi e vinci così tanto, e non hai pause, perché quest'estate non c'è di fatto mai stata una sosta, è inevitabile che ci siano dei passaggi a vuoto. Ma sono sulla buona strada per vincere campionato e Champions, che sono i due trofei che contano di più».
Per Babbel, che in carriera ha vinto anche una Coppa Uefa con il Liverpool e l'Europeo con la Germania nel 1996, la sfida la decideranno Immobile e Lewandowski: «Ciro da noi ha faticato, anche se secondo me non si può dire abbia fatto male. Nessuno ha però mai avuto la sensazione stesse bene. Ora alla Lazio è leader assoluto, ma Lewa sembra che diventi ogni giorno più forte. È impressionante.
La Lazio col Dortmund quest'anno ha fatto bene, ma il Bayern è più cattivo, credo che sarà più complicato far bene. Con tutte le assenze dei bavaresi la Lazio ha una grande occasione, ma il Bayern resta superiore». Anche per questo per la Lazio sarà una partita storica e leggendaria.
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