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Verona-Udinese, un pari che non smuove la classifica

Verona-Udinese, un pari che non smuove la classifica

Un gol per parte nel finale dei due tempi per un salomonico 1-1 che accontenta più l’ Udinese, al settimo punto in tre partite, che il Verona, inchiodato al terzultimo posto a quota 5. Risultato giusto, anche se i friulani ai punti avrebbero meritato qualcosa in più. Verona che rimanda quindi la vittoria.

Ancora una volta la squadra di Mandorlini si fa recuperare il vantaggio iniziale e subisce una rete nella seconda frazione di gioco dopo aver chiuso in avanti il primo tempo grazie ad un rigore di Pazzini. Mandorlini ritrova Marquez al centro della difesa mentre Matuzalem sostituisce Viviani con Pazzini punto di riferimento davanti al posto di Toni. Anche Colantuono è privo del suo miglior attaccante, Zapata, e decide di coprirsi con una sola punta, Di Natale, e Bruno Fernandes in appoggio. Nel primo quarto d’ora meglio i padroni di casa, poi è l’Udinese a fare la partita grazie alle geometrie di Lodi, lasciato libero di gestire il pallone senza particolare pressione. La squadra di Colantuono ci prova soprattutto dalla distanza con Bruno Fernandes. La gara rimane equilibrata, per accenderla servirebbe l’episodio che arriva in chiusura di tempo. Wague è troppo irruento e atterra Siligardi. Contatto al limite ma per Gavillucci è rigore. Penalty che Pazzini trasforma con decisione.

Nella ripresa l’Udinese prova ad alzare il ritmo, ma il Verona sembra poter controllare anche perchè la reazione degli ospiti stenta a decollare. Colantuono prova a scuotere i suoi con l’ingresso di una seconda punta, Thereau, per Iturra. Il francese dà subito la scossa con due tiri a giro da fuori parati a terra da Rafael. Ed è proprio l’attaccante, con un passato nei cugini veronesi del Chievo, a impattare il match al 39’: su un cross dalla destra di Bruno Fernandes papera di Rafael che, ingannato da un rimpallo, respinge corto. Thereau è il più lesto di tutti a infilare nella porta sguarnita. Il francese non festeggia, ma a fine gara non vorrà spiegare il motivo della mancata esultanza.

Non succede praticamente più nulla e Mandorlini è costretto a rimandare ancora una volta l’appuntamento con la prima vittoria.

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