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Viktor Panenka, il perito alberghiero che si cucinò Maier con il cucchiaio

Totti e Pirlo hanno reso famoso il rigore a palombella, quel tiro sghembo e lentissimo che beffa il portiere. Ma ad inventarlo fu un baffuto centrocampista che regalò l’Europeo alla Cecoslovacchia

Viktor Panenka
Viktor Panenka

Dopo John Brodie, William McCrum, Ken Aston, Karl Rappan, Giuseppe Trivellini, Nathaniel Creswick e Leonidas inventori della rete, del rigore, del cartellino rosso, del catenaccio, del tuffo, dei 90 minuti e della rovesciata continuiamo la nostra carrellata sugli uomini che hanno creato il calcio, sull’undici che ha rivoluzionato le nostre giornate sportive. Oggi si pranza col cucchiaio...

8 - Il cucchiaio
Viktor Panenka
Pensi a Totti: «Mo, je faccio er cucchiaio...» E pensi che tutto sia nato lì. E invece no. All’inizio mica si chiamava così: il suo nome era la «Panenka» perchè Panenka, Antonin di nome, è l’uomo, centrocampista per l’esattezza, che per primo piazzò il pallone in quel modo sghembo, beffardo, oltraggioso, alle spalle del portiere, il massimo dell’incoscienza o del coraggio che è poi la stessa cosa. La prima vittima di quell’offesa fu un grande, Sepp Maier, perchè solo un grande poteva tenerla a battesimo: finale di coppa Europa 1976, stadio della Stella Rossa di Belgrado, Cecoslovacchia contro Germania e tutto che si decide ai rigori. L’inizio e la fine della Cecoslovacchia che dopo quel cucchiaio non vincerà più niente, mentre la «Panenka» diventerà l’arma segreta per eccellenza, da Zidane a Pirlo. Antonin, con i suoi baffi a manubrio, le guance sempre rosse e le gambe da cowboy, aveva ventotto anni ed era perito alberghiero.

La cortina di ferro aveva nascosto alle tv dell’Occidente quel tiro maledetto che lui aveva provato fino alla perfezione in campionato con il Bohemians Praga. «Solo un genio o un pazzo avrebbe potuto tirare un rigore in quel modo...» disse Pelè. Oggi Antonin, 64 anni, soffre di problemi all’anca e batte solo il calcio d’inizio alle partite di beneficenza. Senza cucchiaio.

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