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Vincere così si deve. Bagnaia re del Mugello "orfano" di re Valentino

Dopo le 3 vittorie di Bastianini (ieri caduto), le due di Pecco. Sognare si può. E Aprilia sul podio

Vincere così si deve. Bagnaia re del Mugello "orfano" di re Valentino

La potenza muscolosa della GP22 e il talento cristallino di Pecco Bagnaia. Il Mugiallo, ribattezzato così da Valentino Rossi negli anni d'oro, si è colorato di rosso per la festa Ducati sul tracciato toscano. Il Gran Premio d'Italia parla italiano con la strepitosa vittoria di Pecco Bagnaia che con questo risultato si rilancia per la corsa al titolo. Sulla pista di casa, Pecco ha avuto la meglio su Fabio Quartararo che nonostante una Yamaha in sofferenza, mantiene la leadership del Mondiale. «Valentino Rossi mi ha insegnato a festeggiare le vittorie e a lasciarmi alle spalle il passato che non può essere cambiato», urla al mondo l'allievo del Doctor che sembra finalmente uscito dal tunnel. «Vincere al Mugello ha un sapore speciale. È una giornata bellissima: ho perso la voce per quanto ho gridato nel casco. Cosa mi ha emozionato di più? Vedere le colline colorate di rosso con tante bandiere con il mio numero», confessa il piemontese. Devo ringraziare tutta la squadra perché abbiamo concretizzato il lavoro fatto, cosa che non era successo a Le Mans. Tanti chiedevano una conferma: abbiamo dimostrato che per il mondiale ci siamo anche noi». Nel giro d'onore Bagnaia si è avvolto nel tricolore e ha regalato al pubblico toscano una lunghissima impennata. Con Marquez, 10° ieri, ma fuori dai giochi per il resto della stagione a seguito dell'operazione alla spalla a cui si sottoporrà questa settimana, la Ducati non ha più scuse. Più che la moto adesso occorre concretezza e regolarità da parte dei piloti. Lo sa bene Enea Bastiani che ha buttato nella ghiaia punti preziosi in una domenica in cui l'imperativo era non sbagliare. «Ci rifaremo a Barcellona», promette la Bestia, consapevole della necessità di ricucire il gap da Quartararo (-28 punti) e da Aleix Espargaro, 2° nel Mondiale a sole 8 lunghezze dalla testa.

«Sono contentissimo per il podio», confessa lo spagnolo. «In realtà puntavo a fare meglio sulla pista di casa di Aprilia ma ho perso terreno all'inizio ed ho faticato a impormi. Mi dispiace, perché questo è uno dei miei circuiti preferiti. Avrei dovuto essere più aggressivo nei sorpassi». I due piloti VR46 Marco Bezzecchi e Luca Marini, rispettivamente 5° e 6°, completano la festa italiana in pista mentre sugli spalti e sulle colline i 50mila spettatori (75mila nei tre giorni) ballano al ritmo di Bob Sinclair.

Sulle note del famoso dj e produttore discografico francese hanno sfilato poi tutte le moto della gamma Energica, il fornitore unico della MotoE, che per la prima volta ha corso sul tracciato toscano.

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