Vuoi scommettere che la Juventus vince lo scudetto...

I giocatori scaricano le squadre prima di tifosi e media. Con la Signora non lo hanno fatto neanche dopo l'Inter

L'imbattibilità della Juventus si è fermata a quota 49, ma sulla lavagna dei bookmaker i bianconeri continuano a godere di un credito simile a quello precedente l'impresa dell'Inter allo Juventus Stadium. La quota per lo scudetto di Conte è infatti salita solo da 1,40 a 1,60, segno che nella Juventus hanno fiducia sia i bookmaker che soprattutto il mercato. Praticamente la metà del 2,25 del 20 agosto scorso, poco prima dell'inizio della serie A: favorita anche allora, ma con distanze umane dalla presunta concorrenza. Fa impressione osservare che all'epoca il Milan, quotato a 3,50, fosse il principale concorrente con un 5 di stima per l'Inter. Quarto posto per la Roma e il suo effetto Zeman con 13, poco considerato il Napoli a 16. Il resto, per dirla in termini borsistici, parco buoi.
Il primo di ottobre, dopo sei giornate, il crollo della Roma proprio contro la Juventus crea una prima vera svolta: bianconeri a 1,44, con Napoli e Inter elette prime rivali dai risultati con Sampdoria e Fiorentina: Mazzarri a 5,00 e Stramaccioni a 8. Zeman già disperso a 21, a pari merito con Allegri. Si arriva così alla sfida scudetto con il Napoli, da cui la Juve esce in maniera trionfale: per decenza la sua quota del 22 ottobre non va però sotto l'1,40, mentre il Napoli continua a godere di considerazione con il suo 5,50. Staccata l'Inter a 9,00, mentre Milan e Roma scivolano a 40. E arriviamo così ai giorni nostri. Il 2 novembre, vigilia di Juventus-Inter: confermato l'l,40 della Juve, mentre i bookmaker cominciano a credere nel fenomeno Stramaccioni che sale a 5 (come in agosto) e non più nel Napoli che scende a 9. La Roma viene data a 75 in omaggio a qualche zemaniano irriducibile, mentre il Milan piomba a 200 forse per la prima volta nella sua storia a questo punto della stagione. Il duello Juve-Inter è cosa di oggi, ma con quote che quasi non risentono di quell'unico punticino di distacco in classifica: l'1,60 bianconero significa che il mercato assegna il 62,5% (100 diviso la quota) di possibilità di scudetto, mentre il 3,25 nerazzurro in termini probabilistici vuol dire 30,7. Il passo falso con il Torino costa al Napoli un ulteriore slittamento (a 10), stabile la Roma, mentre qualche segnale di risveglio ha dimezzato la quota del Milan che adesso è dato a 100 e attirerà nella rete dei bookmaker qualche rossonero speranzoso.
La morale di tutto questo? Confrontando l'evoluzione sulla lavagna delle milanesi, si intuisce che l'adeguamento è molto più veloce verso il basso che verso l'alto.

Significa che il banco e gli scommettitori, che contribuiscono anche loro a fare la quota, percepiscono quando una squadra non ha potenzialità e la scaricano prima di quanto facciano media e tifosi. Il fatto che la Juventus stia tenendo ben oltre i numeri della classifica vuol dire che lo scudetto bianconero è considerato dalla massa giocante e bancante ancora una quasi-certezza.
Twitter: @StefanoOlivari

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