Dopo la bufera, Zeman sembra avere il freno a mano tirato. Avrà ricevuto una tiratina d'orecchie dalla società per le sue dichiarazioni sul presidente federale Abete, definito nemico del calcio? «Il mio non era un attacco personale, ho spiegato quello che volevo dire - così l'allenatore giallorosso alla vigilia di Roma-Bologna -. Non mi aspetto il deferimento, chiedo scusa e mi rimangio le parole se il senso è quello che avete capito voi. Credo solo che la Figc in questi anni poteva lavorare meglio in molte situazioni. La difficoltà di gestire il calcio c'era anche in Germania negli anni '90 e l'hanno superata».
E a chi gli chiede se le sue parole possano nuocere al club, risponde: «Qualche titolo sparato nelle anticipazioni dell'intervista forse sì. La società non approva il mio comportamento? Non me l'ha detto. Vuole creare le condizioni ideali per la Roma e io mi impegno anche in questo. C'è chi dice che quest'anno ho il silenziatore? Magari è perchè sono vecchio...». Replica anche a Vialli che lo aveva definito paraculo: «Se dice che faccio le battaglie per me, non vede forse che sono stato fuori dal calcio per 10 anni...».
Sul ruolo della sua squadra nel campionato, Zeman sottolinea: «Noi non facciamo l'anti-Juve, siamo la Roma e vogliamo fare il nostro campionato al meglio possibile. La serie A penso sia la più equilibrata». Assenti De Rossi e Osvaldo, recuperati Totti e Balzaretti, Destro sarà centravanti e Nico Lopez esterno di destra nel tridente.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.