Lo «zingaro» dal gip Ma che avrà da dire?

Lo «zingaro» dal gip Ma che avrà da dire?

Quanto valgono le parole di un latitante? Lo scopriremo oggi quando lo «zingaro» Almir Gegic, ex calciatore serbo indagato dal 1° giugno 2011 (giorno dell'avvio dell'inchiesta cremonese Last Bet) si troverà di fronte al gip Guido Salvini. I «de relato» di uno dei pentiti eccellenti dell'inchiesta Carlo Gervasoni («Gegic mi disse...») potrebbero trovare delle conferme dirette. Ma quali? Cosa può dire di più l'ex giocatore del Chiasso rispetto a quanto già emerso nell'inchiesta giudiziaria? I giocatori finora coinvolti attendono di conoscere il loro destino penale e sportivo (tra questi Mauri e Milanetto in primis). Anche se molti hanno già ricevuto sconti di pena importanti o addirittura assoluzioni al Tribunale arbitrale dello sport presso il Coni. L'ultimo caso è quello dell'ex portiere del Novara Alberto Fontana, la cui condanna a 3 anni e 6 mesi di squalifica per il suo presunto coinvolgimento per Chievo-Novara del 2010 è stata cancellata ieri dal Tnas (come era già accaduto per Shala e Bertani, quest'ultimo condannato per altre partite, e come potrebbe accadere per Ventola, tutti calciatori tirati in ballo dal solito Gervasoni).
«C'è un mister X a manovrare, è un signore sulla sessantina di cui non ricordo il nome, voleva venderci gare combinate in serie A dove erano coinvolte squadre del Sud», la rivelazione principale di Gegic nell'intervista alla Gazzetta dello Sport prima di costituirsi a Cremona. Davanti al gip della Procura lombarda questo mister X dovrà ora diventare un nome per aprire un nuovo fronte dell'inchiesta. E ancora: «I magistrati sono stati bravi, hanno scovato tutte le gare combinate, almeno quelle su cui ho scommesso io». Infine le frasi su Conte che hanno fatto arrabbiare l'ambiente Juve e lo stesso tecnico leccese: «Una tv mi ha offerto 5 mila euro per un'intervista se parlavo anche di Conte, come se lo conoscessi. Ho rifiutato, non ho nulla da dire su di lui: mai visto, mai sentito, mai provato a contattarlo».
«Quella di Gegic è una vicenda di grande amarezza - ha commentato il dg bianconero Marotta -. Conte ha già patito tantissimo l'essere rimasto coinvolto in una vicenda che non ha nulla a che fare con la sua morale, col suo modo di essere allenatore e professionista.

Un conto poi è parlare di calcioscommesse, un altro parlare di Conte condannato per omessa denuncia riconducibile solo alle dichiarazioni di un pentito (Carobbio, ndr)». In tanti ora aspettano con curiosità le «succose» rivelazioni del latitante principe di Scommessopoli. Ma saranno tali?

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