Stile

Sportiva, femminile, artistica Lei ora si prende nuove libertà

Blumarine reinventa il romanticismo. Marras s'ispira a una principessa etiope, Sportmax al mondo del surf

Angelo Ruggeri

Libertà. È questo il tema del terzo giorno di Milano Moda Donna: libertà creativa, ma anche interiore. Come quella raccontata in passerella da Anna Molinari, direttore creativo di Blumarine. «Ho voluto mescolare spirito atletico e poetico», ha spiegato la stilista. «Quello che viviamo oggi è un romanticismo libero e moderno donato con garbo e ironia. Guardo al futuro con gli occhi di una femminilità nuova, dinamica e assolutamente seducente». Sul défilé, sfila il giusto equilibrio tra glamour e sportswear: I leggings in spandex dai colori fluo («da indossare anche per una bella bicicletta nelle nostre campagna italiane», ricorda la creativa) con elastico logato sono indossati sotto impalbabili abiti in chiffon iper femminile, stampato a pitone.

E ancora, tute dal tocco militare e sahariane dalla vestibilità tailored da sfoggiare con le nuove sneaker coloratissime. Libertà artistica è, invece, quella di Antonio Marras che, come ogni stagione, tiene incollati alla passerella tutti gli ospiti con una performance che non è solo moda ma è anche arte pura. «Per questa stagione, mi sono ispirato alla storia vera di una principessa etiope mandata in esilio in Sardegna, Romane Worq, primogenita del Negus d'Etiopia Hailé Selassié e in quanto tale confinata, dal 1937 alla fine del 1939, sull'isola dell'Asinara», ha spiegato, presentando in passerella piume come revers di giacche, inserti animalier che si uniscono a quelli in pizzo, stampe ad animali e una serie di patchwork creativi. Altra grande novità che lo riguarda, invece, è legata al mondo della editoria: lo stilista algherese vestirà un'edizione limitata del caro vecchio Zingarelli, lo storico dizionario della lingua italiana edito da Zanichelli e pubblicato per la prima volta in fascicoli nel 1917 e in volume nel 1922. Da Sportmax, invece, la libertà che si celebra è quella sportiva, legata al mondo del surf: quello più selvaggio delle Hawaii, quello «più patinato» di Biarritz, ma anche quello che si può fare sulle nostre coste italiane.

Quindi: parka camicia o una giacca antivento (per ripararsi dal vento), con una felpa arrotolata sulle spalle, un vestito in jersey plissé e un paio di leggings in finta pelle. Non possono mancare, poi, i costumi da bagno rifiniti ad uncinetto con filo elastico che si intravedono sotto pantaloni boyfriend: per attendere nel migliore dei modi l'onda perfetta. La libertà naturale, invece, irrompe sulle passerelle di Calcaterra. L'intera collezione respira, vive tra rami selvaggi e cemento abbandonato che ha il sapore di antiche spoglie industriali. Come in un giardino segreto, tra abiti in seta leggera e trench in vinile che richiamano la Madreterra. E se per Calcaterra la libertà è terrena, per Coccinelle è spaziale e naviga verso altri mondi da scoprire. O verso il famoso Burning Man, festival che si svolge ogni anno a Black Rock City nel Nevada, dove si celebra la propria indipendenza e libertà appunto.

La collezione è impreziosita da numerosi accorgimenti: tra i molti, l'effetto pluriball per le shopping bag, la consistenza gommosa per i secchielli-tubo e le trasparenze per l'iconica borsa Ambrine. Tornando dallo spazio interstellare a Milano, si celebra Antonelli Firenze, l'azienda fondata nel 2001 da Roberta e Enrica Antonelli a Castelfiorentino, che inaugura il primo flagship store, nel quadrilatero della moda, in corso Venezia 12. Ben centocinquanta metri su due piani, con tre grandi vetrine sulla strada.

«Partiamo da Milano (per poi aprire altri cinque negozi in Europa e Italia, ndr) perché riteniamo che la città sia un punto di riferimento importante per quel pubblico internazionale, attento all'eccellenza e alla qualità del made in Italy», spiegano le fondatrici. Che presentano anche la nuova collezione ispirata a «una viaggiatrice distratta che vive sensazioni intense», tra fantasie floreali e lunghi abiti in seta.

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