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Sposa una lesbica, processata per bigamia

Quando si sono conosciute alla fermata di un autobus di Londra Suzanne e Caroline erano entrambe incinta. Si sono piaciute fin dal primo istante, hanno chiacchierato a lungo: il lavoro, gli amori, la famiglia, gli altri quattro figli di Suzanne. «A me non serve un uomo», aveva messo in chiaro Caroline fin dall’inizio. Dopo il parto, l’amicizia è diventata sempre più profonda, intima, sfrenata, oscena. «Caroline mi aveva detto di essere bisessuale e di voler fare un triangolo con me e mio marito. Era tutto organizzato ma Charles all’ultimo ci ha ripensato, così una sera lo abbiamo lasciato lì, in salotto e siamo salite in camera».
All’inizio solo un gioco: lui, lei, l’altra, anche se lui rimaneva in disparte, al piano di sotto, tra i giocattoli dei bambini sparsi per casa. «Ad un certo punto Caroline si è trasferita da noi e mio marito dormiva in sala». Un rapporto sempre più profondo, assiduo. La convivenza non bastava più. Nel 2006 decidono di sposarsi. Suzanne e Caroline dicono sì nello Shrewsbury Register Office, lo stesso ufficio dove nel 2000 Suzanne si era sposata con Charles. Firma i moduli Suzanne, uno per uno, e ogni volta fa finta di niente. Omette, si dimentica dell’altra sua famiglia. Fornisce dichiarazioni false all’ufficio del registro. Se ne frega della legge, sposa una donna mentre è ancora a tutti gli effetti moglie di Charles Mitchell. Poi i rimpianti, i sensi di colpa e in breve l’unione si scioglie come un ghiacciolo al sole. Torna a casa Suzanne con un mondo di nostalgia nel cuore.
Oggi la sua storia è un caso senza precedenti, di quelli che non si sa bene come gestire, punire. Per la prima volta il giudice della Shrewsbury Crown Court dovrà giudicare una lesbica bigama. Un portavoce del ministro della Giustizia ha affermato: «Non teniamo un registro ma è la prima volta che in tribunale arriva un caso del genere». Lei intanto ha ammesso tutto, l’accusa ufficiale resta «dichiarazione del falso» visto che in Gran Bretagna il reato di bigamia si applica solo alle coppie eterosessuali. Il giudice intanto prende tempo, e ha rimandato al mese prossimo la decisione sulla pena da affliggere alla donna.
A casa resta Charles che dice: «Non ho mai smesso di amarla, tra me e mia moglie c’erano dei problemi,ma sono sicuro che li supereremo».

I due hanno dichiarato che rinnoveranno la propria promessa dopo che Suzanne avrà ufficialmente divorziato dall’altra partner.

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