«La squadra deve essere più concentrata e più cattiva»

Erano venuti a vedere la loro Samp anche i tre nipotini del Presidente, belli e simpatici, con la mamma sempre più chic. Erano quelli che avevano deciso di rinunciare al regalo di nonno Duccio per Natale, se lui gli avesse comprato Pazzini. Ed erano proprio venuti ad applaudire il nuovo «numero dieci» in blucerchiato. È andata male. Nonno Duccio, alla fine era sbalordito e molto stordito, anche per i grandi fischi dei tifosi. Aveva fatto un grande sforzo, voleva dimostrare di «credere» ancora in questa società e in questa squadra. Ma nel calcio accadono anche queste cose, ci sono le «annate maledette» nelle quali tutto va a rotoli.
E non è bastato il forte gesto di Cassano, che faceva «no» ai tifosi, che fischiavano inviperiti, come a dire: «Amici non dovete fare così, abbiamo dato l’anima. Non si fa così...». Turbato Garrone se ne è uscito a «cappello basso», come mai avrebbe voluto.
C’è per fortuna, però, anche chi vive di un certo senso dell’humor. Graziano Mazzarello, sampdoriano doc, ha sorriso e ha rivelato: «Stasera mia moglie non mi darà da mangiare. Perso la Samp, vinto il Genoa: poteva esservi una serata peggiore?». Già: la bella signora Mazzarello ha gongolato e messo in castigo il consorte. L’amarezza, certo, è stata forte: lo stesso Gianni Plinio (anche la sua consorte genoana ha gongolato alla grande) se ne è andato offuscato, ma tutto sommato soddisfatto «perché Pazzini sotto porta tira di testa, basta che gli diano dei buoni palloni».
Così come molto correttamente il vice presidente Fabrizio Parodi ha commentato: «Certo qualcosa non gira, però ora dobbiamo stringerci tutti insieme a guardare al girone di ritorno. C’è ancora mezzo campionato, dunque...». E Pazzini? «Mi pare abbia dimostrato di essere un signor giocatore. Dovrà conoscere meglio il meccanismo di Mazzarri». Tranquillo Filippo Schiaffino: «Niente di strano, tutto previsto, è una squadra che lascia molti dubbi...». Si sono incontrati anche i due amici per la pelle Gianni Pisani e Franco Pronzato (ormai lanciatissimo quest’ultimo come calciatore in quel di Roma, dove accanto agli impegni dell’Anac, è diventato protagonista in campo, eccellente cesellatore...). Entrambi ne sono usciti da Marassi, addirittura sconvolti.
Anche il commento radiofonico di Emanuele Dotto ha risentito di questo clima imbarazzato che il collega ha fatto risaltare con grande bravura. Con lui si è parlato anche del nuovo «Buongiorno Regione» su Rai Tre. Quanti telegiornali di mattino presto! Ha sorriso Dotto: «Insieme potremmo farne uno anche noi, ma intitolando: «Ciao, Regione!». Siamo d’accordo. Così come selvaggiamente bionda e scapigliatamente sexy Sabrina Gandolfi (che nobilita «Sabato sport» a fianco di Paolo Paganini) è uscita prima, scappando via da una Samp disarmante. Una domenica bestiale, davvero.

È rimasta nei tifosi avviliti, l’immagine anche un po’ commovente, del grande Antonio, a torso nudo, con la maglia gettata via per la rabbia, che urla ai suoi tifosi: «Non si fa così... non è giusto che fischiate... Non è giusto...». L’immagine di una disfatta.

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