Gli squali azzurri si mangiano i giganti

Magnini e Rosolino guidano la staffetta 4x200 all’oro su Australia e Usa. Marin d’argento

da Shanghai

«È stata una gara straordinaria che segue il successo nella 4x100 stile libero. L'essere avanti ad Australia e Stati Uniti nelle gare regine testimonia la crescita del movimento e la competitività raggiunta dall'Italia del Nuoto. Siamo contentissimi; sono orgoglioso dei ragazzi». Il ct azzurro di nuoto Alberto Castagnetti racconta le emozioni del secondo oro di squadra conquistato dall'Italia con la 4x200 stile libero nel secondo giorno dei mondiali in vasca corta a Shanghai. L'entusiasmo del gruppo è irrefrenabile, lo testimoniano Massimiliano Rosolino e Filippo Magnini, leader della Nazionale. «C'è grande emulazione, voglia di arrivare, di dimostrare le potenzialità di un gruppo in crescita costante - afferma l'olimpionico Rosolino -. Per me è la seconda medaglia, il primo oro. E adesso ci sono i 400 stile libero. Sono molto soddisfatto perché non è stato facile recuperare dall'influenza che mi ha fermato dopo i collegiali negli States e mi ha costretto a saltare gli Assoluti Primaverili di Riccione».
Aspetta i 100 stile libero, invece, Filippo Magnini, già con tre medaglie al collo. «Abbiamo dato un'altra dimostrazione di squadra, di forza del collettivo. La Nazionale continua a crescere grazie all'impegno di tutti e alla coesione tra gli atleti esperti e i giovani. Peccato solo per la vasca; senza tante onde forse oggi saremmo riusciti ad avvicinare il record mondiale».
Il gruppo funziona, nella 4x200 Rosolino, Pellicciari, Cassio e Magnini hanno chiuso in 6’59“08, record europeo. E si sono messi alle spalle Australia e Stati Uniti (con le squadre B).

È felice anche Luca Marin, argento nei 400 misti in 4’05“12, dietro lo statunitense Lochte e davanti al russo Berezutsky. Sette medaglie, se fossero mondiali in vasca grande bisognerebbe organizzare edizioni straordinarie.

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