Era sbarcato a Londra, allalba dei quaranta, e aveva divorato il meglio che cera su piazza. Ora, per non essere divorato, allindomani degli ottanta medita di fuggire dalla perfida Albione e abbandonare i suoi bocconi più ghiotti. Rupert Murdoch è in ritirata. Abbandonato dalla politica, accoltellato da chi fino a ieri si inchinava alla sua corte, il re dellinformazione ha annunciato di voler rinunciare allacquisizione totale di BskyB, la tv via satellite che avrebbe fatto fare il grande salto a News Corp. Ma cè di più. Il magnate con la passionaccia per la carta stampata, leditore che aveva voluto e ottenuto il top della British press - dagli «autorevoli» Times e Sunday Times agli strapopolari Sun e News of the World - ora pensa di abbandonare le sue creature. Lindiscrezione è stata rilanciata ieri da un altro dei suoi «gioielli», il Wall Street Journal e, considerata la fonte, suona come unanticipazione. News Corp ha già «esplorato informalmente» la possibilità di trovare potenziali acquirenti per News International, il ramo dellimpero che edita le testate britanniche. Opzione confermata anche dal Financial Times, secondo cui il tycoon potrebbe vendere a prezzo di saldo a un altro acquirente.
Eppure quella di Murdoch rischia di essere solo unapparente ritirata. O meglio il tentativo di sacrificare le testate sullaltare del vero grande affare: BSkyB. Passata la bufera, svelenito il clima, liberatosi del fardello della carta stampata che il figlio James da tempo considera obsoleto, il tycoon potrebbe tornare allattacco con una nuova offerta di takeover di BSkyB. Ne sono convinti alla City. Lo Squalo sta solo aspettando il momento buono per tornare a colpire. E quel momento potrebbe arrivare tra sei mesi, lo stesso tempo che avrebbe preso lesame dellacquisizione da parte della Competition Commission. Un periodo sufficiente anche per la politica, soprattutto per David Cameron, per rifarsi limmagine, mostrare che non ci sono connivenze con limpero Murdoch. Questo è adesso infatti il vero obiettivo del premier: smarcarsi dai tentacoli dello Squalo, nonostante i legami di amicizia e di lavoro (lex direttore del News of the World Andy Coulson, oggi ai domiciliari, è stato suo portavoce) con limpero mediatico del tycoon.
Il voltafaccia di Westminster è andato in scena ieri dopo il fronte comune tra maggioranza e opposizione, che hanno votato unite la mozione proposta dai laburisti perché News Corp abbanondasse lofferta di BSkyB. E ora gli ex amici, i leader politici che fino a ieri presenziavano alle feste private dei Murdoch e della pupilla Rebekah Brooks, sono in fuga. Sanno che è conveniente smarcarsi da Murdoch per ragioni di pura convenienza elettorale ma anche perché indebolire il tycoon significa liberarsi della stretta mortale del suo impero mediatico che da decenni tiene in pugno la politica britannica. Così ieri lex premier Gordon Brown, vittima delle intercettazioni, è andato giù duro: News International ha infranto la legge «su scala industriale», spesso con laiuto di criminali. Ma laffondo arriva dal capo del governo eletto anche grazie alla campagna mediatica di Mister Sky.
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