New York -A poco più di un mese dall'inizio delle primarie il dramma degli ostaggi ha fermato per alcune ore la campagna elettorale americana: uno squilibrato armato si è barricato nel quartier generale dii Hillary Clinton a Rochester in New Hampshire sequestrando per sei ore alcune volontarie prima di essere arrestato. La crisi degli ostaggi era cominciata poco dopo mezzogiorno ora locale (le 18 in Italia) quando Leeland Eisenberg, questo il nome del sequestratore era entrato nell'ufficio della ex-First Lady su North Main Street ordinando allo staff di stendersi a terra, poi aveva chiesto di parlare con la front-runner democratica.
Una delle volontarie con una bimba piccola era riuscita a allontanarsi o forse era stata liberata e aveva dato l'allarme. Le squadre speciali della polizia circondavano Main Street. Venivano evacuati negozi, una scuola e gli uffici vicini delle campagne di Barack Obama e John Edwards. Un paio d'ore e un'altra volontaria veniva liberata. Rochester tirava un sospiro di sollievo ma rapidamente si spargeva la voce che nell'ufficio si trovavano altre donne. Pur essendo provocato da uno squilibrato con una storia di arresti negli ultimi mesi, un paranoico che aveva preso a dormire nei boschi convinto che il governo gli avesse impiantato un chip nel cervello, il dramma degli ostaggi ha bloccato la campagna elettorale in una fase ormai incandescente: Hillary, per prudenza, decideva di chiudere gli uffici in Iowa, dove il 3 gennaio si riuniscono i caucus per eleggere i delegati democratici alla Convention. Le misure di sicurezza attorno alla ex First Lady venivano ulteriormente rafforzate e anche suo marito, l'ex presidente Bill Clinton, ha cancellato i suoi appuntamenti pubblici.
Per misura cautelativa anche il repubblicano Mitt Romney ha messo i sigilli ai suoi uffici del New Hampshire chiedendo allo staff di tenere gli occhi aperti su qualsiasi episodio sospetto. Hillary avrebbe dovuto parlare via satellite a un convegno di democratici in Virginia: ha cancellato l'intervento informando i media di essere "in stretto contatto" con le autorità statali e locali. "Preghiamo per gli ostaggi", ha detto ai suoi compagni di partito riuniti a Vienna, un sobborgo della capitale il presidente dei democratici Howard Dean; lo stesso ha fatto il rivale Obama, deponendo per alcune ore le armi della propaganda. Dopo il rilascio dei primi tre ostaggi il sequestratore è rimasto barricato nell'ufficio: le forze speciali sono riuscite a comunicare con lui attraverso un cellulare cercando di calmarne lo stato di agitazione. Con lo stesso cellulare Eisenberg parlava più volte con gli uffici della Cnn a Washington che decideva di mantenere il riserbo sulle chiamate. Poco dopo le 18 ora locale, la conclusione del dramma, con l'arresto dello squilibrato.
Hyllary incontra gli ostaggi: non cambierò programma Hillary Clinton, ha assicurato che non cambierà il programma della sua campagna elettorale, malgrado il sequestro di alcuni ostaggi nel suo quartier generale nel New Hampshire. "Non prevedo alcun cambiamento della mia campagna o della mia agenda", ha detto la ex first lady ai giornalisti riuniti a Portsmouth, vicino alla città di Rochester, dove ieri uno squilibrato ha preso in ostaggio quattro persone negli uffici della Clinton. Poco prima, la senatrice aveva incontrato gli ostaggi e le loro famiglie ringraziando anche le forze di polizia intervenute per il lavoro svolto.
"E' stata senza dubbio una situazione molto difficile", ha detto agli ostaggi, sottolineando che per lei e per il suo staff "della campagna elettorale è stata una giornata molto dura". Hillary Clinton ha reso omaggio ai volontari presi in ostaggio: "Sono molto fiera di voi. Avete dato una grande prova di coraggio, siete rimasti calmi (...) in condizioni di estrema pressione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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