Gianandrea Zagato
Tsunami, un anno dopo. Due scuole, un asilo e una marea di aiuti nellarea di Muthur, Sri Lanka. Interventi dellamministrazione comunale per le popolazioni colpite dal maremoto. Operazione ora testimoniata anche dalle fotografie che accompagnano il «primo rapporto di attività» stilato da Intersos, long che tre giorni dopo la tragedia era già sul posto insieme al Comune di Milano.
Immagini che Guido Manca commenta con i volontari della protezione civile, quelli che hanno investito tempo e risorse per aiutare gli altri. Anche per la costruzione di un campo profughi chiamato, toh, Campo Milano che ospita ottocento profughi. Campo «modello», attrezzato con elettricità e servizi igienici, apprezzato non solo dalle autorità locali «ma anche da quegli organismi internazionali che lì, concretamente, hanno dato corpo e sostanza alla solidarietà» dice lassessore alla Sicurezza. Che fa la lista della spesa dei «beneficiati»: tremila e cinquecento «aiutati nella fase di emergenza», mille «trasferiti in siti temporanei», duecento «collocati in abitazioni permanenti» ma pure 552 bambini «tornati nella scuola Jaya di Muthur town» e 845 bambine «nuovamente sui banchi del Muslin Ladies College, dopo che si è proceduto alla riabitazione di un edificio». Numeri del dopo tragedia che vanno riletti con altri interventi, dal supporto per la raccolta dei rifiuti allinstallazione di un sistema di illuminazione pubblica fino alla distribuzione di acqua potabile «nei quartieri di Muthur in cui la falda acquifera era contaminata».
Impegno, questultimo, che «riporta acqua pulita in cinquemila famiglie» ricorda lassessore mentre mostra quella lettera di ringraziamento indirizzata dalle autorità locali di Muthur e della provincia di Trincomalee al sindaco Gabriele Albertini.
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