St-Ericsson riduce la forza lavoro e trasferisce la ricerca a StM

St-Ericsson prevede una riduzione della forza lavoro di 1.700 persone nel mondo, e si attende risparmi annui nell’ordine dei 320 milioni di dollari, entro il 2013, dai piani di ristrutturazione in corso. La svolta strategica del produttore di semiconduttori per il wireless, che ha l’obiettivo di abbassare il punto di pareggio, passa anche attraverso un accordo con StMicroelectronics per lo sviluppo di futuri processori applicativi. Secondo i termini dell’intesa, St-Ericsson trasferirà - si legge in una nota - alla StMicroelectronics, al momento del closing, l’attività e gli addetti alla ricerca e sviluppo per il processore applicativo. I costi di ristrutturazione complessivi sono stimati tra circa 130 e 150 milioni di dollari fino al completamento del piano. L’accordo comprende un modello di condivisione dei costi durante la transizione, a cui farà seguito uno schema di pagamento di royalties da parte di St-Ericsson alla St.
Il trasferimento del personale, che secondo le stime attuali dovrebbe essere portato a termine entro il prossimo 1 luglio, è soggetto al completamento delle contrattazioni con i consigli dei lavoratori e i rappresentanti dei dipendenti.

Presi di mira, ieri, i titoli in Borsa con un’ondata di vendite: Stm maglia nera a Milano dove ha lasciato il 14% (sulla piazza di Parigi è arrestrata del 13,8%), mentre Ericsson, a Stoccolma, ha perso il 4,42 per cento.

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