Da diciassette anni consecutivi il Teatro Stabile porta avanti i suoi appuntamenti con la cultura, volendo incrociare il teatro con altro modo di pensare dell'uomo. Superfluo mettere in luce quanto il pensiero filosofico sia collegato a letteratura e teatro, e Platone rappresenta senza dubbio il più grande esempio in questo senso. «Platone è più attuale che mai, dice Repetti, certi passaggi dei suoi Dialoghi hanno una contemporaneità assoluta, espressa con quella forza e desiderio da far sì che la filosofia raccontata, diventi così puro teatro». Scritti quando ormai la grande stagione del teatro greco classico stava per finire, i Dialoghi di Platone conservano una forte idea di teatralizzazione del dibattito sui valori umani e di questa teatralità dell'opera platonica se ne accorsero già in molti. «Ma lambizione di questo ciclo delle Grandi Parole, dice il curatore Aldo Vigano, è di andare più a fondo sulla valenza universale dei temi che i Dialoghi affrontano, con rispetto culturale per la realtà storica, ma anche aperti ad un confronto con la realtà contemporanea». Cinque appuntamenti, tutti sul palcoscenico della Corte, che toccheranno cinque temi fondamentali: amore, virtù, scienza, giustizia e rapporto anima e corpo. Il primo appuntamento è sabato 17 marzo alle 17 e sarà condotto da Gianni Vattimo. Il Dialogo scelto è il Simposio, una delle opere più note e misteriose del filosofo, in cui in un clima di festa si parla di amore ed erotismo. Sarà letto interamente da Omero Antonutti e Federico Vanni. Il secondo incontro, lunedì 19 alle ore 20,30, vedrà protagonista l'anima ed il suo destino. Brani da Fedro, Fedone, La repubblica saranno letti da due voci femminili di gran pregio, quelle di Elisabetta Pozzi ed Orietta Notari, mentre a condurre la serata il teologo, scrittore e giornalista Vito Mancuso. Per il terzo appuntamento che si terrà sabato 24 alle 17 la tematica è quella della virtù e della conoscenza, e cosa poteva essere meglio del Protagora? Il famoso dialogo in cui il filosofo si confronta con Socrate verrà anche questo letto per intero da Eros Pagni, Massimo Mesciulam e Massimo Cagnina. A condurre la serata Massimo Cacciari che non ha bisogno di presentazione. La serata di lunedì 26 sarà la volta di scienza e reminiscenza con letture dal Timeo, Teeteto e Menone da parte di Massimo De Francovich, Roberto Serpi, Massimo Malagugini. A commentare Giulio Girello, titolare della cattedra in filosofia all'Università degli Studi di Milano, giornalista e scrittore.
A chiudere il ciclo lunedì 2 aprile alle 20,30 la lettura del Critone, il bellissimo dialogo che racconta il penultimo giorno di vita di Socrate toccando il tema della giustizia. A leggerlo Massimo Venturiello e Roberto Alinghieri, a condurre la serata il filosofo, giornalista e ricercatore Paolo Flores d'Arcais.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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