Lo stabilizzatore non fa miracoli

Paolo Stefanato

Con il modello Coolpix P3 la Nikon aggiunge qualità e prestazioni alla fortunata linea. Due le principali novità del modello, che danno un tocco di obsolescenza a tutti i precedenti: la risoluzione di 8,1 megapixel e - vera novità nella famiglia delle tascabili Nikon - il sistema di stabilizzazione dell’immagine. Quest’ultimo consente di neutralizzare le micro-vibrazioni manuali, inevitabili in condizioni di luce precarie - notturni, ambienti -, ed è adatto soprattutto per chi non ama la luce cruda del flash e preferisce valorizzare il più possibile quella naturale. La macchina ha le consuete dimensioni Coolpix ed è priva di mirino. Rispetto ad altri modelli, soprattutto alla linea S, è più ingombrante, più pesante ma d’impugnatura più stabile. Le funzioni della P3 sono l’evoluzione delle tascabili Nikon, basate sul consueto sistema di selezione, piuttosto efficiente. La fotocamera prevede anche lo scarico delle immagini al computer via bluetooth, cioè con tecnologia senza fili; ma in dotazione ci sono anche i cavetti.
Il sistema di stabilizzazione dell’immagine può essere inserito a due differenti livelli, secondo le condizioni nelle quali si opera. Va notato, tuttavia, che il maggior assorbimento di luce naturale disposto per “guadagnare” nitidezza fa in realtà perdere parte del calore della luce naturale. Non ci si deve tuttavia aspettare miracoli. La neutralizzazione dei movimenti avviene a valori davvero «micro», e le foto mosse continueranno a funestare le schede di qualunque fotografo.

Costa circa 450 euro.

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