La stagione per le due ruote non è ancora entrata nel vivo, e già le aziende del settore lavorano per preparare al meglio la stagione. Confindustria Ancma, lassociazione di categoria, sta infatti curando lorganizzazione dei prossimi appuntamenti utili per pianificare il futuro. I Saloni internazionali, ormai diventati annuali, hanno trovato una collocazione entrata nella tradizione, con lEicma per le biciclette in programma dal 17 al 20 settembre, e ledizione per moto e scooter tra il 2 e il 7 novembre. A questi si unisce tuttavia una nuova fatica, poiché tra l11 e il 13 giugno è in calendario la prima edizione di Eicma China-the Motorcycle Show, organizzato in quello che fino a pochi mesi fa era considerato territorio nemico.
Lesposizione, alla quale parteciperanno anche alcuni tra i maggiori marchi nazionali, da Ducati a Malaguti, si svolgerà infatti a Pechino, in un Paese nel quale il mercato delle due ruote, in particolare quelle a motore, è destinato a evolversi. Presto le scelte potrebbero essere influenzate da nuove legislazioni, più restrittive per quanto riguarda le emissioni nocive, e più liberali in tema di circolazione allinterno delle grandi aree metropolitane.
Innovazioni che potrebbero favorire i prodotti di élite di importazione, rispetto a quelli a basso costo di assemblati internamente. La formula esportata è quella di un Salone vincente, rimasto lunico appuntamento internazionale nellanno horribilis 2009 e tornato a pieno regime in questo 2010 con il preannunciato ritorno dei grandi, a cominciare da Honda, che avevano dato forfait. Ora lItalia ha la possibilità di aprire una breccia in un mercato nuovo dalle prospettive affascinanti, che potrebbe portare tangibili benefici e aggirare la zavorra di un mercato italiano in altalena. I dati sulle immatricolazioni di marzo evidenziano un calo, con 36.775 veicoli venduti, che portano a -13,5% il saldo rispetto a un anno fa. Un dato che appare meno pesante se si considera che deve essere confrontato con un marzo 2009 che aveva ricevuto una forte spinta dalla campagna incentivi e aveva subito unimpennata del 15,2%. In questo particolare momento, poi, cè da aggiungere che molti potenziali acquirenti sono stati fermati dalattesa degli incentivi, operativi a metà mese. E nella realtà, i volumi di marzo 2010 sono superiori a quelli del marzo 2008.
Le prime stime sullandamento del 2010 non appaiono quindi drammatiche, anche se non è certo il momento di abbassare la guardia, come confermano le parole di Corrado Capelli, presidente di Confindustria Ancma, che vede nella massima semplificazione delle procedure dei nuovi incentivi un obiettivo primario. «Speriamo che gli esigui fondi stanziati possano risollevare il mercato almeno in aprile.
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