Antonio Signorini
nostro inviato a Roccaraso (LAquila)
«Il vento sta cambiando» ed è tutto merito di Silvio Berlusconi. Il governo deve recuperare un ritardo nella comunicazione e spiegare ai cittadini cosa ha fatto, altrimenti succederà quello che è sempre successo durante questi cinque anni di legislatura. E cioè che «passa solo il messaggio pessimistico dellopposizione. Dicono che tutto va male per creare laspettativa che, con la sinistra al governo, tutto cambierà». Il ministro allInnovazione e alle tecnologie Lucio Stanca smette per una volta i panni del tecnico e spiega cosa pensa della strategia comunicativa adottata dal premier. La par condicio? «Va rispettata», anche se è una «legge molto strana e anomala», ha spiegato intervenendo allapertura di Neveazzurra, kermesse di Forza Italia organizzata a Roccaraso dallesponente azzurro Sabatino Aracu.
«Io sono stato prestato alla politica, vengo dallimpresa, ma sono rimasto sorpreso dalle difficoltà di comunicare del governo. Ogni volta che abbiamo varato un provvedimento, nei media è passata solo la critica dellopposizione». Insomma il «pallino è sempre stato nelle mani del centrosinistra». Anche quando si è trattato di comunicare provvedimenti popolari, come le tante agevolazioni per lacquisto di computer decise dal suo dicastero (lultimo è un prestito agli studenti universitari che vogliono comprare un portatile). Ora il premier ha contribuito a cambiare laria. E lo dimostrano anche i sondaggi che e qui è leconomista che parla «per quanto riguarda i numeri non valgono niente, ma sono utili a capire la tendenza. E ora la tendenza è chiara». A favore del centrodestra, anche se cè ancora il «rischio astensione». Merito del premier? Stanca non ha dubbi, visto che gli interventi di Berlusconi in Radio e tv sono «lunica cosa nuova». Se finora i messaggi del governo non erano passati, lopposizione è sempre riuscita a far passare i suoi. «Solo alla trasmissione di Porta a Porta, le presenze di Fassino negli ultimi 4 anni e mezzo sono state 33, mentre quelle di Berlusconi 11. Possiamo dire che stiamo un po' bilanciando quello strabordamento». Parole di chi almeno secondo le indiscrezioni è già prenotato per una candidatura in Forza Italia? «Ancora non ho deciso», taglia corto il ministro. La voglia di far terminare il «prestito» alla politica, vista lasprezza dello scontro, cè.
Il caso Unipol? Il ministro cerca di leggerlo come farebbe uno straniero. Il sospetto di collateralismo tra Coop e amministrazioni locali che sono state amministrate per 60 anni dalla sinistra cè ed «è fondato». Qualche frecciata anche ai centristi della coalizione: «A volte fanno lopposizione interna».
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