Allindomani del referendum su Ecopass, ambiente e vivibilità della città abbiamo chiesto ai due ex assessori a Mobilità e ambiente della giunta Moratti da sempre contrapposti da una diversa visione della mobilità e soprattutto delle sue possibili soluzioni, come vedono il futuro di Ecopass, come leggono i risultati referendari, come giudicano le prime posizioni del neo assessore allambiente Pierfrancesco Maran. Edoardo Croci (nella foto in basso), primo assessore alla Mobilità della giunta Moratti e padre di Ecopass, legge il dato sul referendum numero 1 - 51% di astensione e 21% di contrari, in modo completamente opposto da Riccardo de Corato vicesindaco( foto in alto), assessore alla Mobilità dopo Edoardo Croci. Se per Croci i milanesi hanno detto chiaramente che «sono disposti a pagare 5 euro pur di disegnare una città più vivibile», non la pensa così Riccardo de Corato che interpreta i dati come un no.
«Il ticket va necessariamente allargato - sostiene Croci - visto che funziona», mentre è un «esperimento finito» per lex vicesindaco. Croci, promotore dei referendum, vigilerà perché il neosindaco Pisapia rispetti la volonta popolare, de Corato sfida il neo assessore Maran: «Scommetto che a settembre rimarrà tutto uguale».«Stangata Ecopass? Pisapia non avrà il coraggio»
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