da Roma
Laria di una stangatina girava già da tempo nelle sale di Camera e Senato. Se ne parlava durante trasmissioni radiofoniche e venivano lanciate proposte provocatorie, quasi sempre liquidate come «demagogiche» dai diretti interessati. Nei giorni scorsi, poi, qualche indiscrezione di stampa ha reso più credibile lidea della prima riduzione dello stipendio dei parlamentari della storia repubblicana. A dare infine concretezza allipotesi è stata la bozza della finanziaria. Fonti del ministero dellEconomia hanno precisato che tutti i dettagli della manovra diffusi dagli organi di informazione sono privi di fondamento, perché per il momento fanno testo solo le grandi cifre illustrate da Domenico Siniscalco alle delegazioni della maggioranza. Ma il documento anticipato dalle agenzie di stampa - forse una versione dettagliata che doveva rimanere per il momento riservata - parla chiaro: «A decorrere dal primo gennaio 2006 - recita larticolo della finanziaria - la misura dellindennità parlamentare è ridotta del 10 per cento».
Una misura che - se sarà confermata e se riuscirà a passare il vaglio del confronto politico appena iniziato - non porterà risorse importanti alle casse dello Stato, non condizionerà le cifre della manovra e assumerà più che altro un valore simbolico. Un messaggio a chi - come le regioni e gli enti locali - sarà chiamato a ridurre responsabilmente le spese.
Stangata sui parlamentari, busta paga più leggera
La misura prevede un taglio delle indennità del 10% ed entrerà in vigore dal primo gennaio
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.