Fedora Franzè
Arte da bere dun fiato. Sotto i portici della piazzetta quadrangola al numero 3 di via Margutta, la Galleria Inès Izzo distribuisce (fino a sabato) nei suoi due spazi le opere di Giuliano Tomaino, artista ligure dalle varie specialità e dimpatto rapido. Con grandi installazioni è stato alla Biennale di Dakar nel 2002 e ora agli Uffizi di Firenze. Tra grafica, pittura di tecnica mista, scultura in legno, ferro e biglie di vetro, Tomaino dispiega una tavolozza prevalentemente rossa e nera con cui riempie una contemporanea stanza delle meraviglie, collezionista di frammenti elevati ad icone. Limmaginario attuale appare in questa occasione affollato di elementi ricorrenti dalla forte connotazione grafica; sia le sculture, forme familiari snelle e semplificate, che i dipinti, mostrano cavallucci a dondolo, uccelli, mani, pensati nel loro profilo essenziale come per un libro destinato ai bambini e divenuti tridimensionali per magia. Ai grandi cartoncini con i disegni più belli della classe sembra rifarsi il quaderno di ricordi dal titolo Il buon pane, un collage su fondo rosso. Si rileva un'affinità con Enzo Cucchi nella preminenza del tratto disegnativo rispetto al fare pittorico e materico, pur nelluso curioso e sperimentatore di oggetti o inusuali materiali, e nel tipo di tratto e di spaesamento, lì inquietante ed ironico, qui ludico con accenti macabri.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.