la stanza di Mario CerviÈ difficile fare previsioni sul futuro del Movimento 5 stelle

In molti pensano che questa incertezza politica non farà altro che portare, alle prossime e quasi inevitabili elezioni, più voti ai grillini, consentendo loro di arrivare ad un governo monocolore. Nel mio piccolo, invece, penso che questo comportamento basato sul nulla, fatto di insulti e porte sbattute in faccia a chiunque ma con la pretesa di fare l'asso pigliatutto delle poltrone come un Bersani qualunque, stia facendo ricredere chi, in fin dei conti, aveva votato per il movimento del comico per protesta. Magari a sparire saranno Grillo e Casaleggio, anziché i tanto criticati partiti.
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Caro Filippo, ho da tempo giurato di non azzardare previsioni perentorie di nessun genere. In particolare previsioni politiche ed economiche che -secondo una divertente battuta- hanno l'unico merito di rendere rispettabile l'astrologia. Ragionando a lume di buon senso le dò ragione. Anche secondo me molte persone di buon senso che, eccitate da una grande rabbia, hanno dato il loro voto protestatario al Movimento 5 stelle, non lo farebbero più se chiamate nuovamente alle urne. Le proposte e i progetti grillini hanno fatto breccia per quella loro parte che voleva colpire i privilegi della casta. Ma solo uni scriteriato masochista può auspicare l'Italia bucolica e povera che Beppe Grillo favoleggia, solo un tenace imbecille può credere che, nel mondo globalizzato, il nostro Paese possa permettersi il lusso d'una settimana lavorativa di venti ore. La gente riposerebbe molto, ma i prodotti italiani costerebbero il doppio o il triplo di quelli dei concorrenti, non venderemmo più nemmeno uno spillo, le fabbriche dovrebbero tutte chiudere. Quella per Grillo e il suo guru è stata una infatuazione emotiva che -pensano molti me compreso- non può durare a lungo. Ma non sempre la logica trova posto nelle pulsioni di massa, s'è visto un numero impressionante di demagoghi -basta pensare al defunto Chavez- che avendo portato alla rovina le nazioni da loro governate sono stati acclamati in vita e rimpianti in morte.

A Chavez ha giovato, è vero, l'aiuto del petrolio: ma ha anche molto giovato una predicazione esagitata e sovente insensata. Luigi Einaudi non avrebbe mai trascinate le folle, Beppe Grillo le ha trascinate. Le trascinerà ancora? Come diceva Amleto, questo è il problema.

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