Caro Cervi, Berlusconi e Grillo dovrebbero ormai sapere che in Italia si può scherzare con i fanti e anche con i santi, ma guai a farlo sugli Ebrei nella Seconda Guerra Mondiale. Temo comunque che Silvio si sia rivolto al popolo sbagliato. Non sono i Tedeschi a non conoscere i loro «campi», ma gli Italiani. Facciamo l'esempio della Slovenia. Tra il '41 e il '43 nei 22 mesi di esistenza della «Provincia di Lubiana» gli Italiani chiudono in campi di concentramento 25mila abitanti (stima per difetto), il 7,5 per cento della popolazione. Non stiamo parlando di partigiani, ma di donne e bambini. I morti sono migliaia. Roatta: «Non dente per dente, ma testa per dente». Robotti, un altro generale: «Non si ammazza abbastanza». Un soldato scrive a casa: «Abbiamo distrutto tutto senza risparmiare gli innocenti. Ogni notte uccidiamo intere famiglie, picchiandoli a morte o sparandogli». Così, giusto per saperlo.
Torino
Caro Bussone, non vedo proprio cosa ci sia da scherzare sugli ebrei nella seconda guerra mondiale. C'è solo da provare orrore ripensando alla Shoah. E quell'orrore Silvio Berlusconi, amico degli ebrei, sicuramente lo prova. Per il resto devo dire che le sue citazioni sono esatte e che lo è anche il suo rilievo sulla tendenza degli italiani a non fare i conti con il proprio passato. Enfatizzando al di là d'ogni ragionevole limite l'apporto militare della Resistenza, una certa retorica partigiana ha preteso di associarci addirittura, come co-vincitori, a chi la guerra l'ha davvero vinta, e di passare la spugna sulle nostre responsabilità d'alleati di Hitler. Sia chiaro, Bussone, i suoi richiami storici non cancellano né minimamente attenuano le efferatezze delle foibe, la crudeltà dei titini quando s'impossessarono, con l'approvazione e l'istigazione della Nomenklatura comunista, delle nostre terre, disseminandole di cadaveri.
Ma noi, zelantissimi nel volere la condanna all'ergastolo di Erich Priebke per la spietata rappresaglia delle Fosse Ardeatine, dovremmo qualche volta ricordare anche le nostre sanguinose e non meno spietate rappresaglie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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